Convivere con l’endometriosi

di Stella Palazzo

Lo scrivo, perché è questo che so fare e perché quello che ho vissuto e che vivo ha adesso un nome, uno solo, che è lo stesso per me e anche per gli altri che non capivano: endometriosi.
E’ vero, in questi ultimi anni se ne parla sempre un po’ di più, ma la diffusione del nome non è il solo problema. Il problema per me è stato uscire dall’accettazione. Perché accetti giorni in cui uscire da casa è un’impresa, e rispondi con un sorriso a quel collega che sardonico ti dice – “ieri non c’eri”; accetti di abusare di farmaci per stare male sì, ma un po’ di meno; accetti e stringi i denti perché anche andare in bagno è diventato un calvario… e accetti anche di non avere un rapporto normale con il tuo ragazzo, che se ti va bene capisce e diventa schiavo con te di un’abitudine anormale.

E non lo capisci subito che “non è normale” in un ambiente in cui l’educazione al proprio corpo e alla sessualità si ferma al “seme che incontra l’uovo” a scuola, e in famiglia… è meglio lasciare stare!
Quando poi ritieni che la situazione sia diventata insopportabile, fra dolori e litigate con “gli altri che non capivano” di cui sopra, inizi a chiedere aiuto. Per quanto mi riguarda, sono stata sfortunata: pensavo di trovare nel consultorio il luogo per le donne, non solo a livello professionale, ma soprattutto umano dal momento che mi muovevo da sola. (altro…)

In casa degli altri: i 541 giorni senza governo del Belgio

di Luca Frosini

Puntiamo subito al sodo, per una volta: l’elezioni ci hanno lasciato un Paese ancora più ingovernabile del solito, caotico e frammentato, dove si mette addirittura in discussione la possibilità stessa di formare un governo un minimo stabile, che non cada alla prima pausa catetere di un pugno di parlamentari e che abbia un po’ di libertà di incidere sulla disastrata situazione nazionale.

Un’evenienza, quella di rimanere senza un esecutivo, che è stata giudicata da molti espertoni e non come positiva, anzi auspicabile vista la presunta centralità dell’assemblea parlamentare rispetto al consiglio dei ministri, accentrando così la vita politica interamente sul primo soggetto per fare a meno sul secondo, scomodo vicino responsabile dei passati disastri e del malaffare politico, almeno a sentire una determinata corrente di pensiero. (altro…)

L’universo di Fabri Fibra

di Serena Mancini

Polemico, tatuato, rapper: parliamo di Fabri Fibra. Si è svolto al Capitol Club di Roma il Fabri Fibra Special Showcase, l’evento che ha permesso a circa 500 fans del cantante marchigiano di assistere gratuitamente al suo inedito live show e di interagire direttamente con lui. Ma chi è Fabri Fibra? Cosa piace di lui? La sua musica il suo modo di fare? L’autore di Mr.Simpatia è riuscito a coinvolgere il pubblico ripercorrendo un po’ la storia della sua carriera attraverso alcuni dei suoi brani più significativi e focalizzando l’attenzione sulla mancanza di una cultura rap in Italia. Non a caso proprio al giovane rapper molti attribuiscono il ruolo di iniziatore di questo genere musicale spesso sottovalutato nel nostro Paese (magari perché di importazione), riconoscendogli l’abilità di aver reso il rap fruibile per tutti.
Sul palcoscenico Fibra sa districarsi benissimo dalle domande (anche imbarazzanti) che alcuni suoi fans gli rivolgono confermandosi un vero “mostro della scena” ed aggiunge una nota di colore quando alla giornalista presente in sala dice: “Mi ricordo di te, ti guardavo sempre in tv e ora invece sono io più famoso di te!”. (altro…)

E se non fosse colpa del cavallo (storie di sopravvivenza alimentare)

di Giuseppino Pittalis

Una delle mie preoccupazioni maggiori ultimamente, ogni qualvolta sentivo il telegiornale, è stata quella di sapere che fine avesse fatto il cavallino che, periodicamente, vedevo trottare e scarrozzare i bambini nel piazzale antistante un noto ipermercato tarantino dalle parti di Paolangeles. (altro…)

Le confraternite di Castellaneta: tra fede e tradizione

di Marianna D’Ambruoso

Fede e tradizione: un connubio tra storia, culto, preghiera e religiosità. Le confraternite sono una parte fondamentale nella vita della Chiesa, non solo per quello che rappresentano ma soprattutto per il loro donarsi incondizionatamente ad un “credo” autentico e radicato. (altro…)

di Cosimo Spada

 

Mettere una certa distanza tra sé e l’oggetto del proprio giudizio dovrebbe essere un buon modo per essere obiettivi. Non sempre però, occorre anche una buona vista.

Io una buona vista non ce l’ho. Spesso, per strada, se mi capita di vedere una donna a lunga distanza, penso: “Minchia quella è proprio una figa!”. Quindi rimango sul suo stesso lato della strada e preparo le mie pupille allo spettacolo di bellezza che (altro…)