Cellula di fabbrica PRC: “ILVA specula su preoccupazioni dei lavoratori”

I lavoratori Ilva della cellula di fabbrica del Partito della Rifondazione Comunista leggono con estrema preocupazione gli ultimissimi sviluppi del dibattito che vede ambiente e occupazione in contrapposizione sempre più netta. Noi che viviamo la problematica in maniera doppia (meglio dire completa), tanto come lavoratori quanto come cittadini, non possiamo non notare e denunciare il pericoloso cambiamento di fase che rischia di portare a conseguenze nefaste per la tenuta sociale del nostro territorio. (altro…)

di Paola Biasi

L’evoluzione del concetto di sviluppo nel tempo ha portato a destinare sempre maggiore attenzione ad aspetti di natura qualitativa che influenzano la qualità della vita degli individui. Affinché si possa parlare di sviluppo nel senso odierno del termine, la crescita della ricchezza deve essere accompagnata dal raggiungimento di obiettivi di tipo sociale e di tutela di standard ambientali. In questo senso si parla appunto di sviluppo sostenibile.

Se quindi è questo il benchmark a cui le politiche di sviluppo dovrebbero tendere, spesso il profilo ambientale e quello puramente economico sembrano essere in contraddizione: in questo senso il caso di Taranto è emblematico. Da un lato abbiamo infatti un problema di debolezza economica, aggravata (o forse addirittura causata, come vedremo in seguito) dalla dipendenza del territorio stesso dai grandi stabilimenti industriali dell’area, primo fra tutti Ilva. Dall’altro è oramai innegabile la drammaticità della situazione di degrado ambientale in cui versa la città, imputabile in gran parte alle realtà industriali appena citate. In un contesto di questo genere quindi, la protezione ambientale e della salute dei cittadini è facilmente (e tragicamente) inquadrata come un “lusso” che non ci si può permettere. (altro…)

Natalino Balasso: “oggi la satira non basta”

di Salvatore Romeo (’84)

Natalino Balasso mi accoglie nel suo camerino poco prima dell’inizio del suo spettacolo. Mancherebbe solo mezz’ora al sipario (in scena vanno I Rusteghi di Carlo Goldoni), ma lui non si nega e, anzi, è un fiume di parole. Noto al grande pubblico per gli sketch andati in onda su Mai dire goal e Zelig, ma anche per i video proposti di recente su youtube – in cui si mettono a nudo i meccanismi perversi della nostra società –, Balasso ha interpretato Sheakspeare e i testi del conterraneo Luigi Meneghello, è autore di diverse piéce teatrali  e di quattro romanzi. Ma soprattutto è un artista che non si tira indietro quando si tratta di dire la propria, che l’argomento sia la “lotta di classe” o i “furbetti” del suo Nord Est.

Finché c’erano Berlusconi e la sua banda di ministri fare satira era relativamente facile perché già di loro sembravano maschere della commedia dell’arte. In tempi di governo tecnico invece quali spazi ci sono per la satira?

Io credo che non ci sia nessuno spazio per la satira. Viviamo in tempi abbastanza bui, che però – dispiace dirlo – ci siamo scelti noi. Oggi non c’è un dittatore, non c’è qualcuno da mettere alla berlina. La satira politica è un potere che si scaglia contro un altro potere. Se noi vediamo le Iene sulla tv di Berlusconi come facciamo a dire che stanno facendo satira? (altro…)

In Piazza con la Fiom: per un nuovo Welfare, i Beni Comuni, la Democrazia

di Gaetano De Monte

Una piazza San Giovanni pulsante e foderata di rosso, colore della Fiom, fa da sfondo all’aria di primavera che si respira a Roma oggi. Non solo quella climatica, ma quella dei Beni Comuni, dei diritti, della democrazia; la stessa di chi si pone l’obiettivo ambizioso di modificare il modello politico-economico esistente, che costringe a condizioni materiali di vita infernali sempre agli stessi attori sociali, a causa di un meccanismo terribile, prodotto direttamente da un’idea di sviluppo sbagliata, che non riconosce vincoli né sociali, né ambientali: quella del neoliberismo e della  teoria economica in cui essa si esprime.
C’era l’unica opposizione politico-sociale che il nostro Paese esprime, in piazza San Giovanni. C’erano tutti coloro che quotidianamente portano avanti le battaglie per la democrazia nei luoghi di lavoro, e quelli che conducono le lotte per i diritti nella società. Il principale sindacato metalmeccanico italiano, la Fiom; gli studenti che da anni si battono contro lo smantellamento dell’università pubblica; le mamme della Val Susa, de l’Aquila e di Chiaiano, resistenti alla devastazione idrogeologica ed ambientale del loro territorio. (altro…)

Work and…”progress”. Landini ed Orfini

di Andrea Cazzato

Continua ad essere un periodo di confusione per la politica e la società italiana. Esemplificativa è questa storia.

“Ma allora mi chiedo, che diamine c’entrano i No Tav?”; ecco il passaggio saliente della lettera a Landini di Matteo Orfini, responsabile cultura ed informazione del Partito Democratico, pubblicata su “Il manifesto” dell’8 marzo(si può leggere su http://orfini.wordpress.com/2012/03/08/cara-fiom/). Sostanzialmente il “giovane” dirigente chiede al segretario generale della Fiom-Cgil, in una missiva pubblica, della scelta di convocare per il 9 marzo, alla manifestazione nazionale indetta dal sindacato metalmeccanico, anche il movimento valsusino.
L’idea che Orfini vuol lanciare è chiara: come una lotta democratica per i diritti dei lavoratori può intrecciarsi con altre lotte come quella dei No Tav? “Come mi piacerebbe un giorno provare a capire da dove nasca questa sfiducia nel progresso e, a ben vedere, anche nella democrazia che spinge una minoranza – peraltro incapace di rompere davvero con i violenti – a tentare di impedire un’opera pubblica decisa dopo anni di confronto.” (altro…)

“Sce no cange ‘u vinte qua rumane tutt’ uguale” Il ritorno di Fido Guido

di Greta Marraffa

Una miscela di rabbia e sentimento, incorniciati da un senso di riscatto e di ribellione, caratterizzano il nuovo album “Realtà e cultura” del cantautore tarantino Fido Guido. Guido De Vincentis, in arte “Fido Guido”, torna ad infuocare ed accendere le coscienze attraverso le parole pungenti e affilate delle sue canzoni. Il dialetto, protagonista dei suoi versi, racconta e descrive la realtà amara della sua terra. E sembra quasi di gustare il sapore di quelle note, che si incontrano e non stonano, che diffondono un messaggio universale. Il calore della sua voce tenta di rappresentare il disagio e il malessere di tanti giovani, uomini e donne che sopravvivono a questa realtà ingiusta e grigia.
“Il mio lavoro sul territorio,tenta di valorizzare e rafforzare la nostra identità; “il mio intento è quello di fotografare la realtà che mi circonda, quello di trattare temi condivisi”. Guido è convinto: la sua militanza musicale e sociale caratterizza la sua vita. La sua musica diviene un vero e proprio “libro di antologia”. Guido sostiene che la sua arma è una penna e proprio in una sua canzone, ”Pistole”, rivolgendosi ai giovani dei quartieri incita e stimola alla ricerca di forme alternative per sopravvivere, denunciando tuttavia la deficienza di istituzioni e amministrazioni, la loro incapacità di riuscire a rapportarsi e comunicare con certe realtà. (altro…)

di Serena Mancini

Dopo aver immaginato l’esplosione dell’Ilva con il giovane regista Giacomo Abruzzese il tentativo di rimediare all’inquinamento di Taranto procede con un’operazione di marketing virale dal titolo “Missione Girasole”. Si tratta di un progetto promosso dall’agenzia di comunicazione “Presto!Idee ultrarapide” che, giunto alla sua seconda edizione, mira a distribuire semi di girasole presso la cittadinanza, come proposto in Giappone in seguito all’esplosione della centrale nucleare di Fukushima.
La capacità delle piante di bonificare il terreno inquinato da metalli pesanti e radiazioni venne sperimentata già in seguito all’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. Dopo otto anni dal disastro alcuni studiosi avviarono delle sperimentazioni basate su una tecnica chiamata Phytoremediation consistente proprio nel coltivare alcune particolari tipologie di piante in grado di estrarre dal terreno sostanze inquinanti. (altro…)

Taranto tra ambiente e lavoro. La sfida di Bonelli

di Roberto Polidori

Di questi ultimi 20 giorni di “normale campagna elettorale tarantina” ricorderò in particolare tre frasi per tre motivi: 1) mi hanno colpito; 2) possono costituire un buon catalizzatore per un ragionamento; 3) proiettano il “problema Taranto” in una dimensione nazionale e, forse, internazionale.

1) “Abbiamo riposto tante speranze in Vendola, tanti di noi hanno votato Ippazio Stefano e siamo rimasti delusi”.

Queste sono state le parole di Alessandro Marescotti, decano dell’ambientalismo tarantino (e non solo), nella conferenza stampa congiunta tenuta in un assolato sabato mattina di qualche settimana fa: in occasione della stessa conferenza stampa, indetta da Aria Pulita, il “cartello dei cartelli” ha deciso di offrire appoggio elettorale ad Angelo Bonelli, il Presidente italiano dei Verdi. (altro…)

Assessore Ciocia, conosce le Biblioteca “Acclavio”?

di Mara Pavone

Il nostro articolo di denuncia sulla condizione il ruolo nella città della Biblioteca “Acclavio”, pubblicato nello scorso numero di Siderlandia.it, ha ricevuto risposta sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno del 7 marzo con una intervista all’Assessore all’Università e ai Beni Culturali del Comune di Taranto, Avv. Paolo Ciocia. Ringraziandolo in primis per l’attenzione concessaci, vorremo però replicare ad alcune sue affermazioni, che ci lasciano alquanto perplessi. (altro…)

La prima guerra civile (telematica) jonica

di Vincenzo Vestita

Quelle  che si stanno scatenando in queste ultime ore sui social Network, in particolare su Facebook, possono essere definite, in una iperbole neanche tanto lontana dalla realtà, le avvisaglie della prima guerra civile telematica ionica. Gli eventi, proprio come un vero conflitto, stanno percorrendo una veloce escalation i cui esiti possibili sono molteplici e quanto mai imprevedibili. Che i social network siano diventati l’agorà principale delle discussioni  di ogni tipo e sorta è un dato incontrovertibile. (altro…)