di Roberto Polidori

L’ agricoltura è certamente uno dei “filoni alternativi” di sopravvivenza economica del nostro territorio con il recupero della “filiera corta”, molto pubblicizzata a Taranto da un candidato sindaco in particolare,  Patrizio Mazza.
E’ per questo che decido di incontrare Paolo Rubino, coordinatore e fondatore del Tavolo Verde di Puglia e Basilicata, federazione di coltivatori diretti ed aziende agricole appartenenti a tutte le sigle associative con sede a Palagianello. Chi meglio di lui può conoscere la situazione del settore agricolo in Provincia di Taranto e non solo?

Taranto si prepara alle elezioni e c’è una fortissima tensione sul territorio a causa delle giuste pretese di chi non vuole più vivere tra i fumi inquinanti dell’industria pesante. Lei che ne pensa?

Innanzitutto mi lasci parlare brevemente di ciò che è successo a Taranto il 30 Marzo: la dicotomia della città sull’ambiente ha sancito il fallimento della politica perché gran parte della società civile è ora convinta che la salvezza sociale, sanitaria ed economica della città passi per una falsa alternativa. Sta passando il messaggio: “o la grande industria rimane in piedi così come è (inquinante, ndr) oppure va chiusa”. La politica ha fallito nel momento in cui non ha permesso di adeguare le crescenti innovazioni scientifiche e tecnologiche alle necessità economiche. Secondo me ci sono condizioni oggettive per avere un’industria che produce ed offre lavoro senza inquinare. (altro…)

Dalla “marcia dei 40 mila”…

di Vincenzo Vestita

Come era ampiamente preventivabile, la giornata del 30 marzo ultimo scorso ha ottenuto un vastissimo risalto sui media locali e nazionali. La “situazione Taranto” rappresenta infatti il perfetto paradigma del periodo storico in cui stiamo vivendo – nel quale dilanianti contrapposizioni, unite a profonde contraddizioni, permeano il Sistema (con la S maiuscola) nel quale viviamo. (altro…)

Su due ruote. Anche a Taranto si può

di Greta Marraffa

Su uno sfondo grigio e malinconico, questa città si appresta con tutta la sua carica emotiva e religiosa ad ospitare i “riti della settimana santa”. Due giorni di intense e forti emozioni, impregnati di sentimento religioso e mistico, tradizione e folklore. Una pellicola che si ripete dal lontano 1603 ma che quest’anno riscontra un’inaspettata novità. Lo scorso 3 Aprile, l’amministrazione comunale ha emanato un’ordinanza che prevede  la chiusura totale del borgo antico alle auto, dalle 21.00 del Giovedì Santo, alle 06.00 del Venerdì. (altro…)

di Francesco Ferri

Il tema della trasversalità e della convergenze delle idee politiche di sistema è un utile criterio col quale leggere la vita amministrativa tarantina negli ultimi dieci anni. Il cambio di colore politico delle giunte comunali non ha prodotto discontinuità strutturali, capaci di invertire la storia e la vita della città ionica. Questo non vuol dire che tutti siano uguali, o che le responsabilità politiche e morali della giunta Di Bello siano paragonabili a quelle dell’attuale amministrazione uscente. L’elemento sul quale è interessante riflettere ci suggerisce invece che le scelte delle classi dirigenti risultano espressione del clima culturale nel quale sorgono. Questa circostanza ovviamente avviene ad ogni latitudine: si pensi per esempio alle politiche in materia di diritti civili attuate in nord Europa, cosi radicate nel senso comune da non essere messe in discussione tendenzialmente neanche dai partiti conservatori.

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La trasfigurazione di Bossi: un leader che ha amato troppo

di Massimiliano Martucci

Della vicenda Lega Nord/addio di Bossi ci sono aspetti che meritano di essere approfonditi e che vanno oltre il mero valore politico. Un partito che ruba non è, ahimè, una notizia, ma che a farlo sia la Lega Nord sì, perché ha costruito parte del suo successo su “Roma Ladrona”, ovvero sul dirottamento dei capitali del nord alle casse di uno Stato disonesto.

Bene, ora sappiamo per certo che anche la Lega ruba come gli altri. Ma la vera notizia, da un punto di vista comunicativo, è la rapidità delle dimissioni di Bossi da leader leghista, una rapidità che non ha precedenti, almeno in Italia. (altro…)

Da Philadelphia a Taranto, la lunga strada dei writers

di Luciano Manna

Che il sol levante negli ultimi anni abbia avuto un’influenza sull’Europa e sull’Occidente  incidendo sulla loro cultura è cosa risaputa, ma che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, comunicasse dalla Cina l’accordo tra comune e writers era un po’ inaspettato. Succede infatti che ad ottobre del 2010 il sindaco della capitale si trova a Shanghai per una visita e da lì annuncia “Il Comune sottoscriverà un patto con i writers per liberare Roma dai graffiti. Obbiettivo è assegnare dei muri della città alla creatività di chi fa dei graffiti una forma artistica e anche un lavoro, ma anche garantire delle regole, evitando l’emulazione da parte di chi scrive sui muri pur non avendo niente da dire”. (altro…)

di Andrea Cazzato e Serena Miccoli

Nuntio vobis gaudium (mica tanto, nda) magnum: Habemus candidati. Finalmente è finito il tam tam di voci su chi si candida e chi no: le liste sono consegnate, le firme anche, i candidati sindaco ci sono. Deo gratias, per rimanere in tema!

11 “valenti” si confronteranno: fra nomi altisonanti come Bitritto Polignano, Albisinni e Festinante, eterni giovani come Cito2 la vendetta e Di Cuia, gli “ambientali” Bonelli e Dottor Mazza, i revival come Condemi, i computeristi Furnari e Capriulo e il “succumbent” Stèfano, dato per favorito. Dolore profondo, anche nella redazione di Siderlandia, per l’assenza (non è riuscita a raccogliere le firme, noooo!) di Amanda Fox. Meno per la candidata senza volto e senza autorizzazione, Giusy Messina, la cometa di mezza giornata… (altro…)

Alla scoperta della Terra delle Gravine

di Serena Mancini

Navigando in rete ciascun utente ha la possibilità di trovare il viaggio su misura per le proprie esigenze. Tra le varie tipologie quella della vacanza naturalistica è certamente particolarmente richiesta e la società caotica in cui viviamo ne spiega le ragioni. Ma per vivere esperienze a diretto contatto con la natura non sempre è necessario abbracciare il “fascino dell’esotico”, specie se si considera il patrimonio naturalistico di cui la terra jonica dispone. L’associazione Terra delle Gravine nasce proprio dall’esigenza di valorizzare questa immensa risorsa territoriale, promuovendo la diretta partecipazione dei cittadini alla tutela dei beni culturali e ambientali. Ne abbiamo intervistato il fondatore Antonio Greco. (altro…)