di Gaetano De Monte

Erano i ruggenti primi anni 2000, gli anni delle vacche grasse, quelli della Taranto da bere, ma soprattutto da spremere; della città da spolpare. Una dinastia di imprenditori più di ogni altra, i D’Addario, prosperava all’ombra del potere cittadino. Di quella stessa classe politica e dirigente che avrebbe prodotto, poi, un buco di bilancio pari a quasi un miliardo di euro. Di quel sistema che avrebbe governato Taranto per sette anni. E che restò sepolto sotto i colpi dei debiti e delle inchieste giudiziarie, che coinvolsero politici, imprenditori e funzionari comunali, accusati a vario titolo, di aver contribuito a prosciugare le casse del Comune. Quello che vedeva al vertice Rossana Di Bello, sindaco, e lady di ferro, marchiata dalla fedeltà a Forza Italia. Ed al suo fianco il vice- sindaco Michele Tucci, deputato dell’ Udc. (altro…)

di Salvatore Romeo (’84)

Martedì 29 maggio si è tenuta presso la Camera del Lavoro CGIL di Taranto la conferenza stampa attraverso la quale la Confederazione e la FIOM hanno presentato all’opinione pubblica le loro proposte sulla riapertura della procedura di concessione dell’AIA all’ILVA. Assieme al segretario generale, Gino D’Isabella, e a quello di categoria, il neo insediato Donato Stefanelli, da rilevare la presenza del coordinatore nazionale del settore siderurgico del sindacato metalmeccanici, Vittorio Bardi, e dell’ing. Domenico Capodilupo, tecnico con una lunga esperienza al CSM (Centro Sviluppo Materiali, già Centro di Sperimentazione Metallurgica: in sostanza la società di ricerca e sviluppo della vecchia Finsider, privatizzata come tutto il gruppo nei primi anni ‘90). (altro…)

di Andrea Cazzato

“Mi congratulo pubblicamente con il ministro Fornero per la tenacia e determinazione mostrate nel portare a conclusione una riforma del mercato del lavoro che rappresenta, nelle condizioni date, un esempio di riformismo”. Appena letta questa dichiarazione, ho pensato a chi di Confindustria avesse espresso tanto giubilo e tanta gioia. La Marcegaglia? Sarà stata lei, questo è amore. Dopo che le ha regalato il “nuovo” (a me sa tanto di inizio Novecento) articolo 18, penso che le abbia voluto fare un complimento, una sviolinata. Poi scopro che è qualcuno del Pd; penso subito ad Ichino, l’uomo “flessibile”. E poi scopro che è Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato. (altro…)

di Roberto Polidori

Titanic Europa: questo il titolo di un recente libro dell’economista Vladimiro Giacché; alla luce degli ultimissimi eventi di cui tutti hanno qualche cognizione, mai titolo fu più azzeccato. Anche perché un’eventuale sopravvivenza dell’euro non sarà indolore per noi italiani, nel senso che le politiche di austerity appena intraprese dal governo Monti rischiano di essere il piacevole antipasto di un pranzo ben più indigesto. Figurarsi cosa potrebbe succedere in caso di uscita “disordinata” dalla moneta unica… nessuno lo sa. (altro…)

No alla privatizzazione dei Beni Comuni

Qualche giorno fa abbiamo espresso il nostro pensiero in seguito all’annuncio del Presidente Vendola circa l’imminente apertura ai privati dei servizi pubblici locali pugliesi, dai rifiuti, ai trasporti, all’acqua [leggi qui]. Ieri il Presidente in una sua indiretta risposta, definisce il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune “poco incline al pensiero”, affetto da “isteria ideologica” oltre che portatore di una “disinvolta ignoranza delle leggi”, privo di “rigore culturale e d’intelligenza politica”. Niente male per un governo che dichiara di volersi rivolgere ai movimenti! Del resto, per tutto l’anno scorso, nel corso dell’iter di approvazione del Disegno di Legge per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto, il governatore ha pervicacemente ignorato ogni appello al dialogo giunto dal Movimento, né ha ritenuto di intervenire quando l’Assessore Amati ha risposto con pesanti insinuazioni a critiche mosse dal Comitato e rimaste sempre nel merito di quei punti della Legge sull’AQP poi dimostratisi fallimentari. (altro…)

L’invasione degli anarchici

di Massimiliano Martucci

A Taranto sono state fatte delle perquisizioni in alcune sedi di presunti terroristi anarchici. La provincia è diventata ormai culla di sovversioni e di movimenti pericolosi: scrivono sui muri, affittano masserie, vivono nelle case come noi normali. Non bastava aver sconfitto i talebani, o aver catturato Kony grazie ad un video virale trasmesso su Youtube, che adesso pure gli anarchici iniziano a fare i capricci. Non capiscono, poveri anarchici, che lo Stato, rappresentato dai suoi uomini migliori, difenderà il cittadino da ogni possibile sovversione, da ogni terrorismo, da ogni violenza. (altro…)

Don’t eat the brown choccolate

di Cosimo Spada

Martedì sera me ne stavo tranquillamente a casa a dare il meglio di me nel non fare nulla e, mentre ero nel pieno della mia inattività su Faccialibro, mi arriva una notifica; accorro di gran lena a vedere chi ha commentatolinkatomessomipiace, sperando in cuor mio sia qualche zozza – anche se so che tra i miei contatti non c’è nessuna zozza ma solo ragazze devote: devote a cosa non so, ma di sicuro non a me. A sgomberare il campo da tante mie elucubrazioni da sfigato ci pensa l’onnipresente e onnipotente Salvatore Romeo che, benevolo, tutto vede e tutto sa; per esempio sapeva che sotto il mio articolo della settimana scorsa sui Fleet Foxes c’era il seguente commento: “ vai a figa al posto di sparare minchiate sulla musica!!!”. (altro…)