di Roberto Polidori

La pubblicazione del Rapporto Censis sulla Salute e sui Fondi Sanitari Integrativi ci fornisce l’occasione per incontrare Domenico Cito, Segretario Provinciale della CGIL Medici, convinto assertore dell’inutilità di ospedali pubblici concessi in convenzione al privato (San Raffaele).

Partirei da alcune considerazioni generali sulle spese sanitarie italiane e sulla probabile evoluzione a breve del servizio. Il Rapporto Censis pubblicato il 05/06/2012  recita testualmente:” i tagli alla sanità pubblica abbassano la qualità della protezione e generano iniquità”. Il Servizio Sanitario Nazionale è sempre più integrato (quando non sostituito) da quello privato ma restano fuori dai Fondi Integrativi 9 milioni di italiani ai quali non rimane che passare da liste d’attesa di lunghezza biblica per effettuare un esame diagnostico e che, quindi, esprimono un’opinione ex- ante molto negativa sul servizio pubblico. Come rispondi a chi dice che la spesa sanitaria italiana cresce troppo ed è quindi indispensabile affiancare servizi privati a quelli pubblici? (altro…)

Migranti a Taranto: ai confini della libertà

di Francesco Ferri

Nella provincia di Taranto continua a perdurare una situazione così intollerabile sul piano umanitario, sociale e giuridico da possedere, almeno potenzialmente, tutti i connotati per occupare un posto di rilievo tra le prime notizie dei media ufficiali. Se non fosse per una circostanza ben precisa, che finisce quasi sempre per risultare determinate: stiamo parlando di migranti. Com’è facile immaginare, le problematiche nelle quali sono immersi anche nella nostra provincia – spesso ben al di là del limite del dramma – finiscono per passare sottotraccia. In particolare, torniamo ad occuparci di quei ragazzi, di origine subsahariana (ma provenienti dalla Libia) che da lungo tempo attendono infruttuosamente, anche a Taranto e in altri tre comuni della provincia Ionica, di conoscere quale sia il loro status giuridico. In vista del 20 Giugno, giornata internazionale del rifugiato, siamo ritornati a parlare di queste tematiche con Enzo Pilò, legale rappresentante dell’Associazione Babele. (altro…)

di Remo Pezzuto

La condanna in primo grado a 16 anni di reclusione dei proprietari dell’Eternit rappresenta la più alta espressione di una giustizia che fa di fatto prevalere l’interesse generale della collettività per la difesa e la dignità della salute di chi lavora. Ponendo questo al di sopra di ogni possibile condizionamento esercitato da chi occupa posti di poteri economici importanti, non soltanto in Italia, ma anche nel mondo. Una sentenza monito, una lezione di civiltà, che ci permetterà di non rivivere drammi futuri simili negli anni futuri. Non possiamo però affermare che il pericolo dell’amianto sia superato o che le bonifiche siano state compiute. C’è ancora molto da fare contro l’amianto. Ma anche contro altri materiali e sostanze cancerogene, spesso molto più nocive e inquinanti. (altro…)

di Serena Miccoli

Cara Betty,
è un po’ che le tue notizie non destano più tanto clamore, che le tue barzellette restano all’interno delle tue mura domestiche – che racchiudono comunque spazi sicuramente ben frequentati – , che l’Italia è lontana dalle tue gaffe.
Ce la stai mettendo tutta per farti ricordare, ma anche il processo riguardante la vicenda più chiacchierata e “rosa” della tua carriera si guadagna solo un piccolo servizio a telegiornale già avviato. A tal proposito volevo davvero complimentarmi con te per il look castigato delle ragazze, ma in particolare quello da educanda della signora Ioana Visan¹ , che ha ispirato le memorabili parole di Libero dell’altra mattina, degne del migliore dei romanzi Harmony (altro…)

Quebec: la rivoluzione “giovane” che tiene sotto scacco il governo

di Salvatore Romeo (’85)

In Italia, ahimè, il vento freddo che giunge dal Nord Europa ha spento tutti gli ardori che da sempre contraddistinguono il nostro carattere “mediterraneo”.  Troppo remoti, ormai, i tempi dei moti sessantottini. Nulla scalfisce la nostra indifferenza: né soprusi, torti, crisi, disoccupazioni, scandali di palazzo e di “corte”. Neanche più il calcio accende in noi la calda fiamma dell’ira: lo scandalo scommesse che investe il mondo del pallone a più riprese, i fallimenti di squadre e padroni di squadre (come la cronaca tarantina magistralmente ci insegna), sembrano scivolare addosso anche a chi fa della “palla a pentagoni” una ragione di vita. (altro…)

Cronache dal sisma

di Francesco Tinelli

Ognuno di noi vive la propria vita quotidiana impostandola su un proprio ritmo, personale, dinamico, influenzabile dalle nostre scelte e dai recinti che ci vengono più o meno imposti dalle regole e dalle nostre abitudini sociali. Potremmo dire quindi che ogni momento delle nostre giornate segue un suo percorso.

Alle 9.00 del mattino di un tranquillo e soleggiato 29 maggio, tutti eravamo impegnati in qualcosa di assolutamente “nostro”. (altro…)

Perché io so io…

di Annarita Digiorgio

Una leggina per salvarmi il futuro. Perchè mannaggia la Legge grande mi costringe a dimettermi se voglio candidarmi al Parlamento. E allora io, siccome sono bravo, ho tanti successi elettorali, in questi anni ho imparato tanto e me lo merito (e poi si sa: le province prima o poi con sta fissa che vi siete messi in testa dei costi della politica, saranno abolite) mi devo pur trovare qualcosa che mi dia il pane per il futuro. Mica posso restare qua a fare il commissario liquidatore in mezzo alle cozze e agli inceneritori. (altro…)

Riforma Profumo: formazione o competizione?

di Mara Pavone

Il “merito” è uno dei più efficaci specchietti per le allodole utilizzato negli ultimi anni per giustificare qualsiasi misura presa nell’ambito dell’istruzione.

La prima a utilizzare spesso questa parola è stata Mariastella Gelmini che, appena nominata ministro, ha dichiarato guerra aperta ai baroni e ha puntato il dito contro il sistema universitario italiano caratterizzato da poca qualità e un sacco di sprechi. (altro…)

Il bombarolo ci dà speranza

di Massimiliano Martucci

Se il bombarolo è della porta accanto a che serve premunirsi di schemi e strutture, di logiche e di apparati?

A nulla, praticamente. Se il bombarolo è della porta accanto possiamo morire da un momento all’altro, potrei non finire l’articolo, potrei essere accoltellato o sparato, magari messo sotto da un pazzo. Eppure sarebbe errato considerare l’accaduto di Brindisi come l’opera di una persona sola. (altro…)

Peperoncini Ascquanti

di Cosimo Spada

Ciao a tutti e ben tornati a Perle ai porci, la rubrica più letta in Corea del Nord e al Vomero.

Grazie al fatto che scrivo su questa fantastica rivista, voglio finalmente attaccare con tutta la violenza verbale di cui sono in grado, ma mai priva dell’eleganza eleganza che mi contraddistingue. Sto parlando di quel contenitore di stronzate che risponde al titolo di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi. (altro…)