Basta ai finanziamenti pubblici ai partiti. Da che pulpito?

di Massimiliano Martucci

L’argomento di questa settimana sarebbe stata la morte di Morosini e il modo in cui un evento del genere, che da un punto di vista meramente quantitativo è meno grave della massa dei suicidi da crisi, interviene nel flusso degli eventi e ne modifica il corso. Ma mentre le prima parole toccavano il foglio, da Facebook ecco che un amico posta un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno. Un articolo che merita minimo minimo un fermarsi a riflettere.

L’articolo in questione raccoglie la dichiarazione di un prete di Surbo, tale Don Antonio Murrone, che ha fatto partire una lettera aperta affinchè i partiti rinuncino ai rimborsi elettorali, soprattutto in momento di crisi come questo. Niente rimborsi, soprattutto dopo il caso Lega Nord. (altro…)

La trasfigurazione di Bossi: un leader che ha amato troppo

di Massimiliano Martucci

Della vicenda Lega Nord/addio di Bossi ci sono aspetti che meritano di essere approfonditi e che vanno oltre il mero valore politico. Un partito che ruba non è, ahimè, una notizia, ma che a farlo sia la Lega Nord sì, perché ha costruito parte del suo successo su “Roma Ladrona”, ovvero sul dirottamento dei capitali del nord alle casse di uno Stato disonesto.

Bene, ora sappiamo per certo che anche la Lega ruba come gli altri. Ma la vera notizia, da un punto di vista comunicativo, è la rapidità delle dimissioni di Bossi da leader leghista, una rapidità che non ha precedenti, almeno in Italia. (altro…)

Campagna elettorale: ipotesi di bestiario

di Massimiliano Martucci

Sta arrivando, mancano poche ore e le nostre città saranno letteralmente tappezzate di manifesti e di volantini, di santi, di materiale di propaganda elettorale. Sarà curioso fare una statistica delle parole più usate, ma già adesso è possibile fare una previsione. Innanzitutto la parola “cambiamento” diventerà un tormentone: dobbiamo cambiare le cose, c’è bisogno di un cambiamento. Quindi “la gente” che è stanca, che non ne può più, che ha bisogno di “rinnovamento”. Perché i politici finora sono stati “autoreferenziali”, hanno pensato agli “affari loro”, e non agli “interessi della città”. Una città che da troppo tempo “non è stata governata”, che ha subito gli interessi dei “gruppi di affari”. (altro…)

Riforma del lavoro: il governo fa la supercazzola

di Massimiliano Martucci

La prima sensazione che si prova ascoltando le dichiarazioni in merito alla riforma del lavoro è come quando un oggetto di metallo viene a contatto con la pelle nuda: un brivido si diffonde in tutto il corpo e per un attimo si è incapaci di pensare. In particolare il concetto di “flessibilità in uscita” che non traduce altro che “licenziamento” è l’archetipo comunicativo di un governo che fa di tutto per interpretare il ruolo che gli è stato assegnato. (altro…)

Dove sono finiti i clandestini che ci venivano a rubare?

di Massimiliano Martucci

Nei primi giorni di marzo è stato pubblicato da parte dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza un rapporto sulla sicurezza e sulla percezione di essa. I dati non sono per nulla rassicuranti. In percentuale la paura presso i cittadini europei è cresciuta nell’ultimo anno. Il rapporto però descrive le diverse paure che vivono ora i cittadini. Al primo posto è un timore legato al lavoro, quindi quello legato alle difficoltà economiche e infine quello legato alla criminalità vera e propria, come la paura di subire un furto. (altro…)

No Tav: prove tattiche di criminalizzazione

di Massimiliano Martucci

La lotta del movimento No Tav offre diversi spunti di riflessione sulle tattiche di criminalizzazione di una istanza politica rispetto ad un’altra.
In ordine cronologico sono stati effettuati diversi tentativi volti a screditare, quindi a criminalizzare, un movimento che, per le sue caratteristiche, è uno dei più importanti degli ultimi anni. Anche e soprattutto perché ha le caratteristiche per diventare molto più diffuso di quanto non sia l’area interessata dall’intervento. (altro…)

Un profilo (alto) per vincere una campagna elettorale. Social network e le elezioni

di Massimiliano Martucci

I tempi si fanno sempre più stretti e tra pochi giorni inizierà una campagna elettorale che ha tutte le caratteristiche perché sia la prima di una nuova serie. Per diversi motivi. Il primo è politico: con il governo Monti gli schemi sono saltati, realizzando una coalizione che va da destra a sinistra senza soluzione di continuità, dimostrando che è possibile mettere finalmente da parte maschere e simboli e lavorare politicamente un po’ come a uno gli pare, senza il vincolo di una ideologia o di una appartenenza. (altro…)

Gioco d’azzardo: la vincita è un sogno, la realtà un incubo

di Massimiliano Martucci

Una bella ragazza in una vasca piena di schiuma che con sguardo ammiccante ci dice che vorrebbe bere champagne a tutte le ore. Secondo voi, cos’è? No, non è l’ultima campagna elettorale del Pdl, ma la pubblicità del SuperEnalotto, con sottofondo musicale di Toto Cutugno, l’italiano medio per eccellenza, che fa vedere una sfilza di persone che sorridono contenti di tentare la fortuna per realizzare un progetto, o meglio, di pensare di poter vincere al gioco d’azzardo per farsi una vigna, un negozio, per realizzare un sogno, insomma. (altro…)

Se fa freddo copritevi, se fa caldo mettetevi all’ombra

di Massimiliano Martucci

Fa freddo: è emergenza freddo. Fa caldo: è emergenza caldo. Nevica: è emergenza neve. Più che un Paese, l’Italia sembra un malato allo stato terminale che non può prendere spifferi, non può graffiarsi, non può sopravvivere a nessun microbo. L’Italia, raccontata dai telegiornali nazionali, è così cagionevole di salute che si dimentica della crisi, non parla della benzina a 2 euro o dell’articolo 18 ma di interi paesi sommersi da una valanga bianca. Ok, davvero, le nevicate di questi giorni non si vedevano da anni, il Buran, il vento siberiano, ha combinato un bel po’ di casini, soprattutto al centro, eppure la domanda che dovremmo porci è se non potevamo prevederlo. (altro…)

Il welfare secondo “il molleggiato”

di Massimiliano Martucci

Anch’io vorrei donare 300.000 euro ad Emergency. Anche io vorrei comparire in televisione per mezz’ora e ritirare un assegno con cinque zeri. Anche io vorrei poi comunicare urbi & orbi che donerò il suddetto assegno alle famiglie povere di: Milano, Verona, Firenze, Roma, Napoli e Cagliari – che sono governate da sindaci di tutti gli schieramenti, in modo tale che non dicano che sono di parte, che sono di sinistra o di destra, che di questi tempi, cara mia, non si sa mai dove si va a finire. (altro…)