Cambiare il mondo con un caffè

di Francesca Razzato

Il 31 ottobre 2011, la Cooperativa sociale “Equociqui!” inaugura a Taranto, in via Romagna 13, una bottega del mondo, luogo di distribuzione al dettaglio dei prodotti del commercio equo e solidale.
Il luogo di un commercio alternativo, che promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile e rispetto per le persone e per l’ambiente, approda così anche a Taranto.
Luca Contrario, amministratore unico della cooperativa sociale, ci racconta come nasce l’idea di voler intraprendere questa straordinaria esperienza, a ridosso della più grande fabbrica siderurgica d’ Europa, nella città più inquinata d’Italia.

Luca, come nasce l’idea di costruire una bottega del mondo a Taranto?

Alcuni soci, me compreso, facevano parte dell’associazione “Cochico”. L’associazione possedeva una bottega del mondo, situata in via dante 32, che attraverso il volontariato si occupò di portare il commercio equo e solidale a Taranto. Nonostante il successo riscontrato, chiuse per difficoltà di carattere gestionale.
L’esperienza finì ,ma non il desiderio e la voglia di portare avanti questo progetto; così molto di recente è nato un nuovo gruppo di persone che vogliono spendersi per questa iniziativa anche per non disperdere lo splendido lavoro fatto dai soci storici dell’Associazione.
Nasce così, il 5 settembre 2011, la cooperativa sociale”Equociqui!”, che il 31 ottobre, con tanti sforzi e altrettanto entusiasmo, ha dato vita alla bottega del mondo.

Avviare un’attività di commercio equo e solidale rappresenta un impegno culturale e politico. Quale rapporto pensate di instaurare con la realtà dell’associazionismo tarantino, e con le istituzioni?

Le botteghe del mondo non sono semplici negozi, sono luoghi in cui si trasmettono principi fondamentali come lo sviluppo sostenibile e il consumo critico. E’ inevitabile che esse facciano rete con le realtà dell’associazionismo. Questo è uno dei nostri obiettivi e lo riteniamo determinante per la sopravvivenza della bottega.
Per quanto concerne il rapporto con le istituzioni, pensiamo che se un progetto è valido, questo possa partire con le sue forze, facendo a meno di un ausilio esterno e conservando la sua libertà da ogni tipo di vincolo.
Una volta avviata l’attività con le nostre energie , le istituzioni potranno diventare degli interlocutori, per la promozione di progetti sulla diffusione dei principi dello sviluppo sostenibile e del commercio equo e solidale.

Qual è il ruolo del commercio equo e solidale nell’economia globale, rispetto all’attuale sistema produttivo in crisi?

La crisi economica attuale è manifesto del cedimento del sistema economico neoliberista.
Il commercio equo e solidale cambia e altera completamente le regole di questo sistema, perchè abolisce il principio per cui il prezzo sia stabilito dalla curva di domanda-offerta, e promuove un nuovo epicentro dell’economia: la persona.
Uno dei principi fondamentali del commercio equo e solidale è che il prezzo di un prodotto sia quello giusto, ovvero quello necessario a garantire al produttore di produrre in condizioni di vita dignitose, con la giusta retribuzione.
La nostra è una posizione critica verso il sistema economico attuale, con l’obiettivo di diffondere una proposta economica concreta, per un’alternativa possibile.

Perchè scegliere un prodotto del commercio equo e solidale , in questa fase di crisi economica?

A prescindere dalla crisi economica, se uno ritiene che la dignità umana sia più importante di ogni altro criterio di valutazione, dovrebbe scegliere il commercio equo e solidale . In questo momento diventa anche un modo per dare forza ad un’alternativa economica, visto il crollo dell’ attuale economia e la devastazione sociale che sta provocando, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli cosiddetti sviluppati.

La vostra bottega del mondo nasce nella capitale europea dell’acciaio. Come leggete questa particolarità?

Essere nati nella città più inquinata d’Italia per esempio non ci permette di sostenere il km zero; paradossalmente dovremmo sostenere il km 50!
Favorire l’economia locale del km zero costituisce un valore aggiunto per le botteghe del mondo.
L’idea di sviluppo sostenibile a cui ci rifacciamo, non prevede la costruzione di mostri industriali, in luoghi abitati.
Il commercio equo e solidale sostiene una produzione sostenibile, rispettosa per l’ambiente.

La collocazione a due passi da una delle vie dello shopping sfrenato, e il design dell’arredamento molto accattivante, rendono la bottega del mondo quasi un negozio di tendenza. Perchè questa scelta di collocazione e di stile?

La nostra è un’attività economica, anche se risponde alle regole di un altro mercato. Riteniamo che scegliere di essere presenti in una via commerciale e offrire a chi attraversa la bottega, un luogo quanto più accogliente possibile, siano scelte coerenti per chi intraprende un’ attività economica.
Inoltre, abbiamo avuto la fortuna di incontrare, un gruppo di professionisti che ha dato forma alle nostre idee. Il gruppo “Cactus”, che porta avanti progetti di arredamento sostenibile, secondo la logica del riutilizzo di materiale riciclato, ha contribuito a rendere la bottega uno spazio attuale, ma non alla moda, originale e attraversabile.
La nostra bottega è arredata con cassette della frutta, pannelli da cantiere, tappi di sughero e vecchi mobili, sottratti alla polvere di qualche cantina.

Auspicando che i nostri lettori vengano al più presto a trovarvi, quale gamma di prodotti possono trovare all’interno della bottega del mondo?

Il commercio equo e solidale propone una gamma ampissima di prodotti. All’interno della bottega potrete trovare prodotti alimentari confezionati quali zucchero, caffè, cioccolato, tè, tisane, infusi, dolci e vino (prodotto da “Libera Terra”, su terreni confiscati alle mafia), e prodotti artigianali di oggettistica; e poi ancora cosmesi, accessori, abbigliamento e bomboniere.
La percezione che cambiare il mondo sia un’impresa impossibile, riservata alle gesta eroiche di pochi eletti, spesso accompagna le nostre vite.

In che modo il commercio equo e solidale ci avvicina alla costruzione di un altro mondo possibile?

Lo slogan più diffuso del commercio equo e solidale è : “Cambia il mondo con un caffè!”.
Questo slogan ci dà l’idea di come piccoli gesti quotidiani possano smuovere montagne.
Nell’economia attuale l’unico ruolo che ci è rimasto è quello di consumatori, che è un ruolo molto meno passivo di quello che vogliono farci credere.
Il commercio equo e solidale, infatti preferisce la definizione “consum-attori”, per sottolineare che una scelta critica dei consumi, ci permette di diventare attori protagonisti del cambiamento delle dinamiche economiche mondiali e costruttori attivi di un altro mondo possibile,anche con un gesto semplice come bere un caffè.

LA BOTTEGA DEL MONDO è aperta dalle ore 9.00, alle 13.15, dalle 17.00 alle 20.30, tutti i giorni tranne il lunedì mattina e la domenica.
Link utili: la pagina Facebook ,”Bottega del mondo equociqui”.
http://gruppocactus.com/