di Serena Miccoli
Il traffico durante queste festività ha permesso, a più di qualche automobilista, di soffermarsi qualche istante in più a guardare i cartelloni affissi in città: accanto alla normale sponsorizzazione di esercizi commerciali si sono distinti gli auguri natalizi cartacei – anche in gigantografia – rivolti da alcuni esponenti politici ai tarantini. Tale premura segnala il lento avvicinarsi dell’appuntamento alle urne per le amministrative al Comune di Taranto.
E’ stata soprattutto la destra ad utilizzare il pretesto delle festività per ricordare ai cittadini la propria presenza sul territorio, e il silente Pdl in particolare. In attesa dei congressi, elaborato il lutto per Franzoso – che sembra abbia molto inciso negli schemi del partito – questa formazione, dopo aver indossato la veste augurale, ha prodotto un primo documento che la proietta alle amministrative. Buoni propositi e speranze per il territorio si spendono copiose su questo documento; in particolare il punto 8 riguardo “la proficua messa a frutto della ricerca, da richiedere ai diversi istituti universitari sostenuti dal territorio, finalizzandola alla soluzione di problemi in direzione dello sviluppo, bandendo la ricerca per la ricerca che tutto fagocita esclusivamente per il proprio mantenimento e la propria rigenerazione”. Istituti universitari che il Pdl prima allontana, ma che ricerca, nel territorio, per “una proficua messa a frutto” – segnaliamo il quadro della situazione universitaria tarantina dipinto dall’articolo “I Lanzichenecchi della Cultura. Lo strano caso dell’ex convento San Francesco”. Il motto di tutte le elezioni amministrative si rinnova: “Prima i programmi” e difatti, non vi sono nomi, solo valutazioni e ipotesi di primarie – inedite nel centro-destra – fra intimi aspiranti.
La campagna elettorale di Cito junior (dietro cui troneggia il senior) è già partita da qualche mese: l’emittente televisiva TBM, di proprietà del Giancarlo, fino a qualche tempo fa gerontico punto di riferimento per la musica neomelodica/popolare, nonché tribuna politica notturna del Cito, oggi trasmette continuamente lo spot che unisce immagini di un topo fra i sacchi dell’immondizia – fine allegoria del presente, secondo i citiani – , conferenze stampa afone e rievocazioni di un glorioso – sempre secondo gli stessi – passato di ordine e pulizia. L’innovazione nella candidatura di Mario Cito come sindaco è in una lista ritenuta un vero fiore all’occhiello dai seguaci del movimento di estrema destra: questa, denominata “Giovani in azione”, è composta da giovani e universitari, e giunge a compimento di un progetto, lungimirante e consolidato negli anni, di insediamento del movimento At6 all’interno delle sedi universitarie tarantine ad opera di studenti e non più studenti. Lontani e vaghi o del tutto rimossi, quindi, risultano i ricordi cittadini di un Giancarlo Cito che inveiva fortemente contro il corteo di manifestanti universitari, a seguito del varo della riforma Gelmini¹; quella dello studente tarantino è una via da provare, un’immagine ritenuta, forse, vincente.
La signora Amadha Fox è in campagna elettorale/promozione cinematografica per Taranto già da mesi: la sua ultima apparizione ad una kermesse artistica ne è stato l’ultimo episodio. L’augurio è di una proficua carriera, lontana, possibilmente, dai già rodati attori della politica tarantina.
I temi attorno ai quali si spendono i buoni propositi dei partiti, in solitaria o in raggruppamenti ancora da perfezionare, sono comuni: le potenzialità legate al porto, il turismo, la “vivibilità” – concetto sul quale sarebbe interessante interrogare gli schieramenti . Ma a dominare la scena è l’ambiente: slogan, immagini dei fumi notturni, commenti, critiche feroci nei confronti del giubilo di Vendola sulle percentuali di diossina spopolano fra gli schieramenti, a destra così come a sinistra, nonostante la presenza di propri rappresenti nelle sedi istituzionali – nelle quali potrebbero produrre per la comunità qualcosa di più che un commento negativo. E’ da segnalare la proposta dell’avvocato Nicola Russo, rivolta alle forze politiche, di candidare alla carica di Sindaco un esponente di Taranto Futura come garante di una svolta verso l’ecocompatibilità e nuove forme di sviluppo economico [Taranto Futura è l’associazione presieduta dallo stesso Russo, ndr].
Il nuovo Ulivo – auspicio di longevità e unione? – ha prodotto giorni fa un documento sui temi d’azione del centro-sinistra: pende la questione Stefano il quale, sostenuto dai suoi e da una parte di Sel, non ha intenzione di passare dalle primarie, strumento che demanderebbe la scelta del candidato sindaco, fra aspiranti tali, ai cittadini: non solo Pelillo e Capriulo, ma anche esponenti di altri o dello stesso partito, con questo strumento quasi democratico porrebbero una pietra sopra la rivalità per costruire l’ennesima, pulita, speranzosa e patinata stagione di campagna elettorale.
¹http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article12659
Un quadro che, tra personaggi di secondo piano, nani e ballerine, non lascia molte speranze per il futuro di questa città, il cui dramma è proprio nell’assenza di una vera classe dirigente!
Vorrei solo segnalare che la pubblicità su manifesti stradali fatti dal PdL è realizzata utilizzando una concessione pubblica alla ditta SAPI, il cui responsabile è Angelo Fiore (noto dirigente locale del PdL) anch’esso raffigurato a tutta faccia in manifesti 6×3.
Quindi si utilizza una concessione pubblica per fare attività politica di parte (Fiore della SAPI). Sui costi per il PdL praticati da SAPI e sugli aggi versati al comune all’ottima redazione di siderlandia il compito di verificare.