di Serena Mancini
Dopo aver immaginato l’esplosione dell’Ilva con il giovane regista Giacomo Abruzzese il tentativo di rimediare all’inquinamento di Taranto procede con un’operazione di marketing virale dal titolo “Missione Girasole”. Si tratta di un progetto promosso dall’agenzia di comunicazione “Presto!Idee ultrarapide” che, giunto alla sua seconda edizione, mira a distribuire semi di girasole presso la cittadinanza, come proposto in Giappone in seguito all’esplosione della centrale nucleare di Fukushima.
La capacità delle piante di bonificare il terreno inquinato da metalli pesanti e radiazioni venne sperimentata già in seguito all’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. Dopo otto anni dal disastro alcuni studiosi avviarono delle sperimentazioni basate su una tecnica chiamata Phytoremediation consistente proprio nel coltivare alcune particolari tipologie di piante in grado di estrarre dal terreno sostanze inquinanti. In particolare a Chernobyl vennero piantati dei girasoli che mostrarono di riuscire ad assorbire cesio 137 e stronzio 90.
Questa pianta sarebbe infatti dotata di particolari proprietà che le consentirebbero di eliminare la tossicità presente nella terra, anche se posta a distanza di molti kilometri dal luogo di irradiazione. La distribuzione dei girasoli avviene grazie alla collaborazione degli stessi cittadini che, riuniti in appositi laboratori, sono chiamati a realizzare manualmente una serie di bustine che ne conterranno i semi. A ciascun partecipante viene assegnato il compito di piantare questi semi nel proprio quartiere perché nascano dei girasoli in diverse zone della città. Lo scopo è certamente quello di stimolare metaforicamente l’idea di una città meno inquinata, ma anche quello di colorare diverse aree del territorio. In questa maniera si intende inoltre sviluppare, tra gli abitanti della città jonica, una importante forma di collaborazione che possa renderli protagonisti del cambiamento e sempre più consapevoli della necessità di intervenire con azioni comuni sulla questione ambientale.
Il progetto risulta dunque utile su due fronti: da una parte, diventa fondamentale per la promozione e pubblicizzazione della neo agenzia di comunicazione, attraverso il passaparola diffuso in città, ma dall’altro propone di realizzare una rete di interazione sociale che solleciti interventi da parte della popolazione. Il girasole si pone dunque come simbolo di rinascita e di creatività con l’obiettivo di rendere protagonisti gli abitanti di una città in cui spesso le forze politiche e sociali, seppure condividendo gli stessi obiettivi, non riescono a interagire tra loro positivamente, finendo per determinare uno scenario sempre più disgregato.
La novità introdotta quest’anno consiste nel tentativo di coinvolgere anche le scuole di diversi gradi di istruzione con un concorso i cui migliori lavori verranno esposti in una mostra che si terrà presumibilmente presso la Galleria Comunale del Castello Aragonese. I ragazzi sono invitati a inviare diversi tipi di elaborati quali disegni, collage, fotografie, video, ma anche poesie, racconti e installazioni entro il 30 aprile. Il tema ovviamente è quello della partecipazione e interazione sociale, questa volta però da svilupparsi in relazione a forme di comunicazione legate ai social network. L’operazione di realizzazione delle bustine, nonché quello di semina dei Girasoli si concentrerà nei mesi tra marzo e giugno, periodo migliorare perché possano nascere questi fiori. Inoltre da quest’anno, oltre alla consueta sede di via De Cesare, sarà possibile ricevere le bustine di semi presso altre sedi – ancora in fase di individuazione- che dovrebbero basarsi su partnership ad hoc da stipulare con musicisti, gestori di locali e organizzazioni studentesche- come riportato nel bando di presentazione del progetto.
[…] distribuiti nelle scuole, negozi e anche presso privati cittadini da marzo a giugno. Leggo su Siderlandia: A ciascun partecipante viene assegnato il compito di piantare questi semi nel proprio quartiere […]
Ciaooooooooo Gabry come va?? Splendido il bienvenue!! Io sto umltiando la 4 tappa mi manca un cuore e l’uccellino!! Poi confezionamento!! Invece il sal 4 stagioni e8 splendido come nel commento precedente di a luisa che e8 bravissima!!! Ora vado ripasso presto!!Barbara