di Andrea Cazzato e Serena Miccoli
Nuntio vobis gaudium (mica tanto, nda) magnum: Habemus candidati. Finalmente è finito il tam tam di voci su chi si candida e chi no: le liste sono consegnate, le firme anche, i candidati sindaco ci sono. Deo gratias, per rimanere in tema!
11 “valenti” si confronteranno: fra nomi altisonanti come Bitritto Polignano, Albisinni e Festinante, eterni giovani come Cito2 la vendetta e Di Cuia, gli “ambientali” Bonelli e Dottor Mazza, i revival come Condemi, i computeristi Furnari e Capriulo e il “succumbent” Stèfano, dato per favorito. Dolore profondo, anche nella redazione di Siderlandia, per l’assenza (non è riuscita a raccogliere le firme, noooo!) di Amanda Fox. Meno per la candidata senza volto e senza autorizzazione, Giusy Messina, la cometa di mezza giornata…
Partiamo con Licia Bitritto Polignano “Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare”, rappresentante del Movimento Schittulli. La signora, da tempo nel mondo del lavoro e dell’associazionismo, “non poteva più restare a guardare”, come ha affermato in un articolo uscito sul Taranto Sera un mesetto fa. Pur non rimanendo indifferenti all’aspetto un po’ morattiano e un po’ thatcheriano della candidata dell’area di centro-destra, non abbiamo potuto fare a meno di notare la profusione di paesi della provincia barese nel suo cognome. Non una scelta felice nell’amata città dei due mari, dato l’amore atavico nei confronti dei “cugini”.
Luigi Albisinni, candidato per la lista civica “Taranto c’è”, già assessore provinciale (in quota Pd), si presenta alle comunali con un “grande progetto”. Grandissimo, tanto da promettere, a chi partecipasse ad un concorso sul suo sito, tre crociere Msc (roba di dicembre, comunque).
Mimmo Festinante, il nostro buon vecchio democristianaccio, corre con la sua lista Galaesus, la quale, impavidamente, qualche domenica fa ha imbracciato le armi duramente contro il” parcheggio CTP” (cit.) nell’area antistante Cimino, ovvero il meglio noto progetto legato ad Area Vasta con cui si intende realizzare un’area di scambio fra i mezzi dei privati e i bus, per poter raggiungere il centro e gli altri quartieri. Al di là di questo grande momento, che più o meno ha donato visibilità alla lista di Festinante, volenti o nolenti, a quasi ogni incrocio della nostra città, potevate vedere il suo faccione sorridente, dato che si è comprato tutta la pubblicità angolare di Taranto. Si è riscontrato un grosso aumento di vetture che attraversano gli incroci senza guardare (pratica da sempre comune nella nostra città).
Passiamo ai “giovani”. Come poter non iniziare da Mario Sound of Silence (© S.R.’84) Cito, il figlio d’arte. Appoggiato oltre che da At6, dalla Destra di Storace e da altre liste (tra cui una composta completamente di giovani reclutati su Facebook), speriamo che il buon Mario riesca ad emanciparsi dalla prepotente figura del padre. Giancà, fallo parlare un po’ di più. E dai! Pur prevedendo che non saremo d’accordo con quanto dirà, almeno vogliamo che ci dica qualcosa. Liberatelo! #FreeMario!
Altro “giovane” (come si autodefinisce sui suoi manifesti elettorali) è Massimiliano Di Cuia, candidato per il movimento della Poli Bortone, Io Sud; lista che ha accolto il Movimento Filonide (dell’onnipresente Bellacicco), il Movimento Agorà e il Mac (non è la lista della Apple, bensì il gruppo che fa riferimento ad Enzo Gigante). Di chiara matrice moderata di centro-destra, la candidatura di Di Cuia nasce dalla fuga dovuta alla candidatura mancata per il Popolo della Libertà.
A proposito di Pdl, Condemi ci riprova, questa volta nella lista di Alfano e Berlusconi. Ad appoggiarlo ci sarà anche il partito di Fitto, la Puglia prima di Tutto. Su questo protagonista, vi invitiamo a leggere l’articolo presente nel numero precedente.
Ad animare le elezioni, almeno sui principali siti Internet, sarà la candidatura a sindaco della nostra città di Angelo Bonelli, già leader nazionale dei Verdi. Al suo fianco si schierano tutti gli ambientalisti di Taranto, che lo appoggiano con cinque liste diverse. Quasi tutti i grossi nomi dell’ “ambiente” balzati alle cronache negli ultimi mesi (e non), si presentano e sostengono, anche attivamente, questo nome. E’ considerato l’outsider di queste elezioni e siamo davvero curiosi di vedere come andrà. Poco elegante sarebbe che questa candidatura fosse tutto fumi/o e niente arrosto.
Sullo stesso settore di interessi, ecco il dottor Mazza, già consigliere regionale dell’Idv – non si capisce se lo sia ancora o meno –, ed oggi rappresentante della Lista CambiAmo Taranto. Reduce dall’ottima performance nella facoltà di Lettere, durante la lezione di Letteratura Contemporanea, notevole spunto per gli esperti di comparatistica, l’ematologo tarantino si presenta come elemento di rottura nel variegato mondo dell’associazionismo ambientalista. Il dottor Mazza non ha un nome ahinoi: chiedere a Sabrina Sabatelli, la sua spin doctor (si scherza eh!).
Anche il M5S non poteva mancare all’appuntamento. Come rappresentante dei grillini, ecco Alessandro Furnari. La sua presenza a questa tornata elettorale non è stata indolore per il movimento, che ha visto parte dei suoi “adepti” apertamente contrari ai metodi poco democratici di scelta dei candidati al Consiglio. Quando questo articolo uscirà, probabilmente, il messia Grillo avrà fatto la sua apparizione – come è solito fare a sostegno dei suoi “meno noti”, talvolta sconosciuti, candidati sindaci nelle cittadine italiane – anche sul suolo tarantino. Si attendono miracoli.
Dalle primarie del centro-sinistra (quel poco che è rimasto) è uscito vittorioso il candidato di Noi Democratici, Mjl e di Rifondazione (aggiuntasi in seconda battuta), Dante Capriulo: l’unico ad aver tentato fino all’ultimo di insistere sullo strumento di selezione più in voga al momento. La fuga di tutti i partiti principali del centro-sinistra tarantino, ha reso particolarmente scontato e poco avvincente la lotta allo scranno di leader della coalizione – circa solo 2000 partecipanti alle primarie.
Tutto il resto si presenta con Ezio Trapezio, l’acrobata dei nostri cuori. Dall’Udc all’Idv, passando per Sel e l’Api c’è di tutto a sostegno dell’ex Sindaco Ippazio Stèfano. Sarà la corsa al voto utile? Pensiamo di sì. Si preparino i nostri concittadini alla valanga di “non si disperda la preferenza”, “dobbiamo sopportare ancora cinque anni di Cito?”. Ai compagni (senza offesa eh?) di Sel e a quelli presenti nel Sds, vorremmo ricordare la teoria del voto utile, metti mai che si siano scordati che cosa è successo nel 2008 a livello nazionale. Almeno, da parte loro, speriamo di non sentire questo tipo di appelli.
Comunque chi vi scrive, non risiede a Taranto e quindi non voterà alle prossime Comunali. Abbiamo cercato di essere “amabili” con tutti..ci siamo riusciti?
scrivi bud sindaco xD
Albisinni era Ass Prov in quota Udc non Pd
volevo dirvi che quest’articolo mi ha regalato minuti impagabili di ilarità! Viva la satira, viva la verità e viva Siderlandia che sta diventando un punto di riferimento per lo spirito critico di questa città!
l’anonimo di qui sopra è Adele di Fabbio!
[…] a cui questa Taranto ci ha abituati, sa che non è poi così tanto condito di fantapolitica il bel pezzo scritto da Andrea Cazzato e Serena Miccoli e pubblicato la settimana scorsa. L’arresto di Cito, avvenuto il giorno prima della nostra […]