Là sui Monti con Annette

di Andrea Cazzato

“Mi congratulo pubblicamente con il ministro Fornero per la tenacia e determinazione mostrate nel portare a conclusione una riforma del mercato del lavoro che rappresenta, nelle condizioni date, un esempio di riformismo”. Appena letta questa dichiarazione, ho pensato a chi di Confindustria avesse espresso tanto giubilo e tanta gioia. La Marcegaglia? Sarà stata lei, questo è amore. Dopo che le ha regalato il “nuovo” (a me sa tanto di inizio Novecento) articolo 18, penso che le abbia voluto fare un complimento, una sviolinata. Poi scopro che è qualcuno del Pd; penso subito ad Ichino, l’uomo “flessibile”. E poi scopro che è Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato.
Seppur con idee diverse dalle mie, la parlamentare siciliana si è sempre dimostrata una donna rispettabile e seria. Negli ultimi tempi il caso Ikea che l’ha travolta, condito dalla moda dell’antipolitica più becera, degna di parti più che mai tristi di questo Paese sempre più vuoto, l’ha fatta tornare prepotentemente in primo piano.

Oltre il merito della questione guardia del corpo che porta le buste della spesa, cosa che non mi sembra questa grande schifezza, penso che la reale caduta di stile sia proprio questa affermazione sulla riforma del mercato del lavoro targata Monti e Fornero (per meglio comprendere tale scempio, vi rimando all’articolo di Vincenzo Vestita presente nello scorso numero[i]).

Tempo addietro, questi scivoloni grossolani, li chiamavano “tafazzismo del centro-sinistra”, abilità quasi unica nell’ambito della coalizione guidata da Romano Prodi. Purtroppo, però, qui non si tratta più della sindrome di Tafazzi[ii], bensì di qualcosa di più sconvolgente, che penso possa essere la rottura finale dell’idea del centro-sinistra (come se ce ne fosse ancora bisogno, mi direbbe qualcuno di voi): l’abbandono definitivo della classe lavoratrice. Non mi si venga a dire che, per governare, bisogna guardare anche agli “altri”. Questo è, evidentemente, guardare SOLO gli altri. Con la retorica del governismo, seppur per molti versi un buon modo per cercare di portare le proprie richieste all’interno della maggioranza del Governo/Paese, si è cercato di affossare ogni istanza originaria, si è cambiata la storia e il nome di un partito che doveva e poteva rappresentare i disagi delle classi meno potenti. Ma, ahinoi, si è scelta un’altra strada, più appetibile agli elettori, secondo molti. Io allargo le braccia in segno di resa, convinto che, prima o poi, molti compagni della base del Partito Democratico ritornino a ragionare sul perchè e il per come sono ancora lì. Allo stesso tempo auspico che i partiti della Sinistra e affini, possano intraprendere una strada comune e non subalterna alle politiche di Bersani and co. Segnali di micro-risvegli sono all’ordine del giorno, ma strada ce n’è da fare. I segnali dati da Pisapia a Milano, con la bordata mica male a Ratzinger (“siamo per tutelare tutti i tipi di famiglie”) e la strenua levata di scudi da sinistra alla parata-farsa del 2 giugno, opposizione che tanto ha indignato il capo dello Stato: questi, nella speranza che sembra pervaderci ormai da secoli, sono segnali che indicano che si può e si deve reagire.

Fornire un’alternativa credibile si può e si deve fare. Vecchioni direbbe “Sogna ragazzo, sogna”; probabilmente non ho voglia di essere disincantato, ma ancora un po’ingenuo. So solo, però, che il ministro Fornero, con la porta usb in fronte (grazie Pinuccio), non può ricevere nessun complimento. Chiunque sia d’accordo con lei, è complice dello scempio che si verrà a creare nel mercato del lavoro. Chiudo, citando la canzone, testo di Alessandra Valeri Manera, cantato da Cristina d’Avena con i piccoli cantori di Milano, che dà il titolo al mio articolo[iii]: “Ed Annette un po’ aggressiva; Ma sincera e comprensiva; E la senti litigare; Se MARIO la fa arrabbiare. Ma le torna il buonumore; Come d’incanto scompare il rancore; Or la lite è già scordata; Lascia il posto a una risata. Là sui Monti con Annette; Dove il cielo è sempre blu…..”tutta per te, Anna Finocchiaro.


[i] http://www.siderlandia.it/?p=5845

[ii] http://www.youtube.com/watch?v=io5yafljkcI

[iii] http://www.youtube.com/watch?v=WIWKS10MpHc

3 Comments

  1. Anonimo Giugno 4, 2012 8:24 am 

    Grandioso Andrea! :-)

  2. Anonimo Giugno 4, 2012 7:14 pm 

    “…come se ce ne fosse ancora bisogno, mi direbbe qualcuno di voi…”

  3. Anonimo Giugno 4, 2012 8:24 pm 

    Articolo scoppiettante, bravo Andrea

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