di Ernesto Voccoli
Il 15 e 16 Maggio 2011 l’Italia affronterà una importantissima tornata elettorale amministrativa. Se da un lato lo stesso Berlusconi la definisce come una verifica per il Governo, dall’altro non si può fare finta di non notare la portata dell’evento che coinvolgerà 13 milioni di elettori e 1310 comuni, tra cui 11 città che vantano una popolazione superiore a 100.000 abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. E poco importa se con 276 voti a favore (tra cui il radicale Beltrandi) contro i 275 dell’opposizione (mancavano all’appello 10 deputati del Pd, 8 di Fli, 2 dell’Idv e 4 dell’Udc) il Governo ha evitato l’accorpamento ai referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento del 12 e 13 Giugno. Si sono sprecati solo 300 milioni di euro di denaro pubblico, pazienza. Potere delle lobby, chi ci rimette sono sempre i cittadini.
Anche a livello politico lo scenario si fa interessante: sarà la prima volta in cui la destra arriverà spaccata dopo la fuoriuscita di Fli dal Pdl; in molti comuni, con la presenza da ago della bilancia del terzo polo, il ballottaggio sembra un passaggio obbligato e scontato. Anche sull’altro versante gli esperimenti e le spaccature non mancano: se ad Olbia si sperimenta per la prima volta la “grande coalizione” in salsa anti-berlusconiana (tanto caldeggiata da settori del PD) mettendo insieme dai Finiani a Vendola, la frattura determinatasi a Napoli dopo le primarie farsa di Gennaio (le interminabili file composte da “aficionados” cinesi rimarranno nella mente di molti) segna un quadro chiaro di richiesta di rottura o meno col “Bassolinismo”: da un lato PD, Socialisti, Sel e Verdi appoggiano l’ex prefetto Morcone, dall’altro Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, movimenti e società civile sostengono l’europarlamentare Luigi De Magistris. Se a Milano Pisapia sembra avere finalmente le carte in regola per mettere in crisi il pluripotentato Morattiano, una nota di cronaca, sempre a sinistra, la merita Torino: dopo il risultato del referendum di Mirafiori di qualche mese fa, dove il SI ha vinto al bruciapelo grazie al decisivo voto degli impiegati del lingotto, il centro sinistra locale appoggia in blocco Piero Fassino, uno dei quali aveva auspicato proprio la vittoria del “ricatto” di Marchionne. A difendere il voto operaio e il No a quell’accordo solo FdS e Sinistra Critica con il candidato Juri Bossuto.
In questo marasma ci sarà un’importante verifica anche per gli outsider, Beppe Grillo in testa. Chissà se a Bologna riuscirà a ripetere lo straordinario 7% delle regionali 2010.
Se a livello nazionale il quadro è quello descritto, anche la Provincia di Taranto arriva alla scadenza elettorale con i riflettori accessi. I Comuni che rinnovano il Consiglio sono infatti Roccaforzata, Massafra, Carosino, Torricella, Monteparano, Grottaglie, Fragagnano, Laterza, Ginosa, Avetrana, San Giorgio Ionico e Statte. E anche gli scenari locali non mancano di destare un minimo spaesamento o semplice curiosità. Ricordiamo che la provincia di Taranto, assieme a quella di Brindisi, è l’avamposto pugliese della “sperimentazione” di alleanze di nuova generazione: una coalizione che tiene insieme da Sinistra e Libertà a Io Sud e Udc (quest’ultime al primo turno avevano sostenuto il candidato di Giancarlo Cito e AT6 Giuseppe Tarantino) portò nel 2009 alla riconferma di Gianni Florido.
Davvero strano vedere che al ballottaggio andò a votare meno del 40% degli aventi diritto!
E così, a farla da padrone, soprattutto nei comuni piu’ piccoli e sostenute alcune volte dai partiti locali, saranno le liste civiche: ad Avetrana si tratta di una sfida tra l’uscente De Marco, per la lista “L’impegno continua” in quota centro destra, e il già sindaco Conte con la lista “Per la rinascita di Avetrana” per il centro sinistra; a Statte, comune martoriato dal dramma ambientale per la vicinanza allo stabilimento siderurgico Ilva e alla discarica Italcave, ad affrontare l’attuale sindaco uscente di centro sinistra Miccoli per “Uniti per Statte” saranno Cristofaro per “Autonomi per Statte” e De Sabato con “Vivere Statte”; a Fragagnano c’è Todaro per il centrosinistra con “Progetto per Fragagnano” e Andrisano con “Centrodestra per Fragagnano”, seguono poi due liste civiche che sostengono rispettivamente Alessandra Imperiale e Cosimo Macripò.
A Roccaforzata, comune piu’ piccolo della provincia, si candidano Iacca con “Insieme per Roccaforzata” per il centrodestra, e De Monte (il piu’ giovane candidato in corsa nel tarantino, proveniente tra l’altro dal centro sociale Cloro Rosso di Taranto) con “Roccaforzata per i beni comuni” per la sinistra.
A Monteparano abbiamo Birardi con “Vivere Monteparano”, Antonio Borsci con l’UDC, Giuseppe Grassi con “Insieme per Monteparano”. A Torricella invece c’è Giuseppe Turco candidato di una parte del centrosinistra appoggiato dalla lista di “Peppe Turco Sindaco” mentre per il PDL c’è Emidio Depascale. L’Italia dei Valori e Federazione della Sinistra candidano un giovane con la lista quasi omonima “Giuseppe Turco Sindaco”. Segue Ginosa, dove il centrodestra candida Vito De Palma supportato dal PDL, Lista De Palma, Lista Montanaro, Alleanza di Centro, Noi Idea Centro, DC. Qui il centrosinistra tenta il colpaccio con Felice Bitetti supportato da Sel, Rilancia Ginosa, PD, UDC, Liberi di Cambiare. Poi c’è Cristiano Inglese supportato da IDV, Ambiente e Lavoro, Io Sud, Lista Inglese. A Laterza invece si confrontano il candidato Lopane di “Futuro Comune” (centrosinistra) e Pugliese del PDL.
E ancora si vota a San Giorgio Jonico con Giorgio Grimaldi candidato della coalizione di centrosinistra che va da SeL all’Udc, segue Angelo Tomaselli sostenuto dalla lista civica Uniti per Cambiare composta da dissidenti del Pdl e AT6, Maria Quaranta per la coalizione del centrodestra composta da Pdl, Fli e Api, e il sindaco uscente Angelo Venneri che si candida con delle proprie liste quali Bene Comune, composta da ex Lista Florido, e Io Sud. A Carosino la corsa è a tre e si sfidano Leuzzi per PD, FdS e Socialisti, Chiloiro appoggiato dalla lista composta da candidati di Sel – Io Sud – Udc, e Sapio con “Centrodestra Sapio Sindaco”.
Nel grande centro di Massafra invece c’è l’avvocato Miccolis per il centrosinistra appoggiato dalle liste IDV, Rinascita, La Discussione, PD, Lista Miccolis, SEL, La Puglia per Vendola. Il centrodestra schiera il sindaco uscente Tamburrano con Progetto Donna, La Puglia Prima di Tutto e Massafra Cambia. Il Terzo polo composto da API, Costituente di Centro, Discussione, supporta a sindaco Giuseppe Cofano. Infine c’è la Democrazia Cristiana con Angela Monaco.
L’appuntamento piu’ affascinante e aperto a qualsiasi risultato (che dovrà quasi sicuramente passare per il ballottaggio) è infine quello di Grottaglie, importante e grande cittadina ionica, che vede sulla griglia di partenza ben otto candidati. Qui la situazione è molto più complicata, con la netta spaccatura al primo turno del centrodestra e del centrosinistra e dove il fronte ambientalista, battutosi in questi anni contro l’ampliamento della discarica di Torre Caprarica, ha deciso di scendere in campo ma anch’esso diviso sui nomi dell’avvocato Ciro d’Alò per Sud in Movimento e Rigenerazione ed Etta Ragusa per Rinascita Civica. Poi c’è Gianfreda Ciro con Grottaglie Cambia, PDL, La Destra, Michele Santoro con La Puglia prima di Tutto e Insieme per Grottaglie, De Filippis con Futuro e Libertà, Enzo La Corte con Grottaglie Città Futura, SEL, Federazione della Sinistra e Città per La Corte. Poi Ester Delle Ponti con “Civiltà e Libertà”, e quindi Ciro Alabrese con Io Sud, Cattolici, API, IDV, PD, UDC, Ambiente e Lavoro.
Per chi ci avesse capito qualcosa e per chi pensa che la partecipazione sia un valore che non si esaurisca soltanto durante la tornata elettorale, l’appuntamento è per il 15 e 16 Maggio 2011! Vota Antonio La Trippa!