di Andrea Lumino
Come ormai si apprende dalle diverse note di stampa, locali ma anche nazionali, in data 20 Ottobre 2012, le sigle sindacali di SLC CGIL, FISTEL CISL ed UGL TLC, con la collaborazione dell’ AVIS di Taranto, hanno promosso una particolare forma di “protesta sociale”: i lavoratori, infatti, uniranno l’alto gesto simbolico della donazione del sangue, di grande utilità sociale, opponendolo al profitto di chi, metaforicamente, sta chiedendo tutto ai lavoratori, anche il sangue, dopo aver chiesto agli stessi lavoratori grandi sacrifici.
Infatti, l’azienda Teleperformance, dopo aver usufruito per circa 30 mesi di ammortizzatori sociali (e quindi risparmiando sul costo del lavoro), ha aperto una nuova procedura di mobilità per 621 dipendenti: una vera e propria tragedia sociale, visto quello che sta succedendo complessivamente nel territorio tarantino, pensando non solo al drammatico caso ILVA.
Come unica proposta per salvaguardare i posti di lavoro, l’azienda ha chiesto ai lavoratori di ridursi il contratto di lavoro a 4 h giornaliere, colpendo ancora come una mannaia questo territorio disastrato della città di Taranto: diminuire le h di lavoro, difatti, vuol dire abbattere di circa il 30% i propri redditi (a pieno regime, uno stipendio pieno è di circa 850 euro). Ancora una volta, quindi, si chiedono grandi sforzi e sacrifici ai lavoratori: ma è possibile che una multinazionale (ricordiamo che TP è la prima multinazionale al mondo nel settore dei call center), da circa 3 anni, non riesce ad acquisire una commessa, per garantire un pò di tranquillità ai lavoratori? Possibile che la colpa è sempre degli altri? Ricordiamo, peraltro, che mentre TP dichiara un esubero per 621 lavoratori a tempo indeterminato da un lato, dall’altro continua ad assumere lavoratori a progetto!!! Chiedere sacrifici proprio a quei lavoratori, chiamati ingiustamente choosy dalla Fornero, che con grande dignità, nonostante i sacrifici e le riduzioni retributive con gli ammortizzatori sociali, hanno dimostrato grande professionalità ed attaccamento al lavoro, garantendo grande qualità e permettendo alla stessa “Teleperformance” di ottenere riconoscimenti dai propri committenti. Ed adesso? Si richiede un taglio netto e definitivo dei contratti… per questo, NOI DICIAMO NO!!!
Per questo motivo, giorno 20, fuori i cancelli di Teleperformance, ci sarà un’emoteca del SS.Annunziata, ed in collaborazione con i volontari dell’ AVIS, doneremo il sangue, prezioso per i lavoratori, che non cederemo al ricatto nel segno del profitto: quello stesso sangue, così prezioso, preferiamo donarlo a chi ne ha bisogno!!!