di Andrea Cazzato
Questa settimana scegliamo di fare un’intervista ad un giovane cantautore tarantino fuori sede (vive a Perugia), che di certo non ha dimenticato le sue origini. Ho avuto il “dispiacere” di condividere con lui l’esperienza universitaria in Via Deledda qualche anno fa, poi, come succede a molti di noi, la scelta obbligata di cercare fortuna lontano da Taranto, ci ha portato a vivere in due zone di Italia diverse.
Michele, leggendo la tua biografia ti scopro un artista versatile. Autore di libri (ne ha pubblicati due, “Il piccolo salmone” e “Lettere dal coraggio di Efrem Tramonti”, nda) e dal 2005 sei anche cantautore. Come nasce questa doppia passione, per la musica e per la scrittura?
Diciamo che mi piace scrivere e sono particolarmente portato per la sintesi quindi con le canzoni vado liscio. Il problema è stato quando mi sono messo in testa di scrivere un romanzo. È successo diverso tempo fa. In realtà i due libri che ho scritto sono molto piccoli, possiamo dire che sono i due tentativi falliti di scrivere un romanzo vero e proprio (per chi volesse li può trovare sul sito Lulu.com).
Nel 2010 riesci a produrre il tuo primo Ep “Vogliono solo che ti diverti”, con tre canzoni, dopo che per 5 anni eri riuscito a dare alla luce più o meno un demo per ogni anno di attività. Quali sono state le reazioni a questo primo lavoro?
Possiamo dire che l’ep del 2010 ha sbloccato un po’ di cose. Ha ricevuto molti feedback a livello di critica e pubblico, e questo mi ha permesso di esibirmi dal vivo in moltissimi locali di tutta Italia e farmi conoscere da molta più gente. Prima di allora ero chiuso nella mia cameretta a registrarmi da solo canzoni, che poi spedivo alle case discografiche. Non ricevendo mai nessuna risposta, mi sono rimboccato le maniche e mi sono autoprodotto un EP un po’ più decentemente e l’ho mandato direttamente ai giornali specializzati di musica, ai blog musicali e alle web-zine.
Arrivati al 2012 esce finalmente il tuo album d’esordio, “I mediocri”. Ci spieghi un po’ come è andata la realizzazione di questo album?
Si dopo un annetto che giravo col mio ep avevo deciso che la prossima mossa sarebbe stata un disco. Il mio primo album ufficiale. Solo che i tempi alla fine si sono allungati terribilmente, come spesso succede. Sono riuscito ad entrare in studio soltanto a Gennaio 2012. Il disco praticamente a Marzo era finito, ma c’era un piccolo problema: non avevo più soldi per stampare le copie fisiche. Quindi è slittato tutto a Settembre (il disco è uscito ufficialmente il 14/09/2012). Nel frattempo però ho lavorato con la promozione facendo uscire un singolo ad Aprile che è andato e continua ad andare molto bene. Diciamo che tutto l’album è stato accolto positivamente da pubblico e critica. Ai concerti va molto bene e in tanti ne stanno parlando, anche media importanti. Per uno che praticamente s’è fatto tutto da solo (produzione, promozione e tour), certi risultati valgono doppio. Sono molto contento.
Ascoltando alcuni brani, da tarantino fuori sede, sono rimasto colpito dall’urlo di dolore che esprime la tua canzone “Taranto”, che è stato anche il primo “singolo” di lancio del tuo album. Come ti è venuta l’idea di scrivere questo pezzo?
Si “Taranto” è appunto il singolo di cui parlavo prima. Era da tempo che volevo scrivere una canzone sulla mia città. Prima che tutto il caso scoppiasse nessuno ne parlava e questo mi faceva una rabbia. Impazzivo al pensiero che c’era gente in tv o sui giornali che parlava di temi come l’ambiente e l’inquinamento in Italia senza mai parlare di Taranto. Per me era assurdo. La canzone è nata proprio da questa esigenza di far conoscere la realtà di Taranto in un periodo in cui ancora non se ne parlava come adesso.
Cosa pensi dell’attuale situazione tarantina, anche alla luce di quanto sta accadendo nella nostra amata città? Quali sono i tuoi sentimenti, non vivendo più a Taranto?
Mi fa molto male non vivere a Taranto, soprattutto in un periodo come questo in cui, da un punto di vista culturale, sto notando un certo risveglio. Sono molte le realtà che stanno nascendo nella direzione della cultura, fino a parecchi anni fa era impensabile trovare locali che proponessero serate di musica dal vivo e reading letterari nel centro di Taranto o addirittura nella città vecchia. Sono tanti i giovani Tarantini che stanchi di una politica assente, e spesso controproducente, si sono rimboccati le maniche e hanno ripreso in mano le sorti della propria città. Prima c’era un fuggi-fuggi generale da Taranto, ora molti ragazzi tornano con le idee chiare e prima o poi spero di tornare a viverci anch’io. Per quanto riguarda l’ILVA, credo che l’intero paese abbia toccato il fondo con questa vicenda. A quanto pare in Italia non è la salute il bene più prezioso bensì l’acciaio. È una vergogna.
Scorrendo ancora la tua biografia ho notato che sei anche uno dei fondatori della etichetta discografica indipendente “La Fame Dischi”. Quali sono gli altri autori prodotti dalla vostra etichetta e quali i progetti in cantiere?
Tutti i nostri progetti sono rintracciabili sul nostro sito (www.lafamedischi.tk). Attualmente i progetti in rilievo sono quelli più recenti: il mio album, I mediocri, e l’album di una band perugina molto interessante, i The Rust And The Fury (www.therustandthefury.tk). In cantiere abbiamo i nuovi lavori di due cantautori particolarmente promettenti ovvero Marazzita, che con il suo nuovo EP uscirà per noi a gennaio 2013 (www.soundcloud.com/peppe-marazzita), e Corrado Meraviglia il cui secondo disco, ausiliato dal supporto di MusicRaiser (www.musicraiser.com/it/projects/372), nascerà a marzo 2013.
Tornando ancora alla tua “vocazione” principale, il cantautore, ho letto che sei in tour per promuovere il tuo disco. Dove sarai prossimamente e quando avremo la fortuna di ascoltarti a Taranto?
Tutte le date del tour potete trovarle sul sito del disco nella sezione Tour (www.imediocri.tumblr.com/tour). A Taranto suonerò il 3 Gennaio 2013 in un set acustico in solitaria (chitarra e voce) presso il Circolo Arci Loop, ma sarò anche a Grottaglie, nella stessa modalità, il 21 Dicembre 2012 al Velvet CAfè. Presenterò l’album e avrò con me le copie del disco per chiunque volesse acquistarlo fisicamente.
Chiudo ringraziandoti e chiedendoti quali sono le tue ambizioni e aspirazioni per il futuro.
Per il futuro spero di suonare e far conoscere il più possibile il mio album e le mie canzoni in giro per l’Italia e vedere che succede. Anche io ti ringrazio e ringrazio tutta la bellissima realtà di Siderlandia. Ciao e alla prossima!
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