Taranto e la cultura: Archeoclub

di Marianna D’Ambruoso

Taranto, definita una delle città più belle e ricche di storia in Italia, ha avuto da sempre un ruolo centrale nel settore del Turismo ma soprattutto nel settore Culturale. Arte e Cultura un connubio forte e indissolubile che rispecchia la “ vera” città di Taranto e dei suoi tarantini. Amore, passione ma soprattutto voglia di esportare nel Mondo questo grande tesoro di arte, cultura e storia. Un supporto notevole proviene dalle varie Associazioni che sostengono, tutelano e promuovono tutti i beni culturali che fanno parte di questa città. Attraverso l’ausilio di progetti ed interventi mirati, offrono un prodotto vasto ed importante a tutti coloro che hanno la fortuna di voler apprendere e rendere visibile un passato che diventa un qualcosa di unico con il presente. Il viaggio che vogliamo intraprendere consiste nel presentare alcune delle più note Associazioni Culturali presenti a Taranto, ma anche far conoscere le varie prerogative e l’enorme lavoro di coloro che ne fanno parte. La prima Associazione che vi presenteremo è l’Archeoclub di Taranto. Presente in Italia con varie sedi ben 250 ed iscritti 15.000 circa, questa corporazione nasce nel 1971 come Centro di Documentazione Archeologica fino ad estendere, con il tempo, un interesse a tutti i beni culturali, promuovendone la conoscenza, la tutela e valorizzazione. Fanno parte di questo ente docenti universitari, archeologi, insegnanti, studenti ed anche pensionati. Ed è proprio ad uno dei membri più qualificati ed attivi nel settore, Cosimo Dellisanti, studente universitario all’Università degli Studi Di Bari del corso di Lettere e Filosofia ed anche giornalista e scrittore che li poniamo delle domande in merito all’Associazione.

Quando e perché è nata questa Associazione Culturale a Taranto?

La sede tarantina dell’Archeoclub d’Italia comincia a formarsi nell’autunno del 2011 e nasce ufficialmente nel dicembre dello stesso anno per iniziativa dell’archeologa Roberta Ursi, che ne è la presidentessa (eletta dal direttivo all’unanimità), che ha raccolto intorno a sé amici e amici di amici accomunati tutti quanti dal desiderio di movimentare il dibattito culturale a Taranto e, soprattutto, dare un contributo concreto per il recupero dei tantissimi tesori archeologici che la nostra città possiede.

Quanti sono gli iscritti ed i membri attivi che fanno parte dell’Associazione?

Attualmente contiamo di 50 membri iscritti. Potrebbero sembrare pochi, ma consideriamo è passato solo un anno dalla fondazione e c’è ancora molto da fare. Siamo fiduciosi ed ottimisti: a Taranto si stanno smuovendo molte coscienze e noi siamo disponibili per accogliere ognuna di loro.

Di che cosa vi occupate principalmente?

L’Archeoclub, in generale, si occupa di recupero di beni culturali e della loro tutela. Come tale può produrre materiale divulgativo in forma di vari media, dai libri ai documentari. Taranto ha una situazione particolare, unica in Italia: non solo c’è bisogno di tutelare i beni culturali, ma bisogna anzitutto “educare” la città ad amare se stessa. Taranto è come una stupenda donna che fuma troppo e non sa valorizzare se stessa. Noi dell’Archeoclub abbiamo l’ambizione di parlare prima di tutto alla gente di Taranto, quindi, quando la gente sarà ben consapevole di ciò che ha tra le mani, potremo parlare di tutela e divulgazione vera e propria. Ovviamente non abbiamo la presunzione di essere i migliori nel settore: ci sono tantissime altre Associazioni che condividono questo impegno e con loro vogliamo collaborare.

Quali sono gli obiettivi e i progetti che state cercando di realizzare?

Attualmente stiamo lavorando ad un corso di scrittura creativa. In realtà non vogliamo insegnare a “scrivere”. Scrivere è qualcosa di personale ed inviolabile. Ciò che intendiamo per “corso di scrittura” è più che altro uno scambio di opinioni e tecniche per migliorarsi. E’ come la dialettica che si migliora e chiunque vorrà partecipare per mettersi in discussione sarà il benvenuto. Durante gli incontri frontali parleremo di scrittura narrativa, condivideremo delle “tecniche” e ci eserciteremo insieme. Saremo io e il Dottor Paolo Ferretti a tenere il corso: entrambi scriviamo narrativa e siamo desiderosi di confrontarci con che interverrà al corso. per il futuro abbiamo altri progetti, molto diversi tra loro,ma saranno tutti finalizzati al dibattito culturale ed alla riflessione sul recupero della nostra tarantinità.

Che cosa rappresenta per la città di Taranto la Cultura?

La Cultura rappresenta la linfa vitale per questa città. E’ fondamentale poter investire su un bene inestimabile come lo sono la “conoscenza” ed il “sapere”. Poter affrontare tematiche inerenti l’ambiente stesso tarantino, una sorta di accomunanza tra la Taranto di ieri e quella di oggi, e l’ardire di voler esprimere argomenti di facile e piacevole fruizione ma dal contenuto profondo. Lo scopo primario è quello di abbracciare un pubblico vasto, ovvero gente comune, e non solo un ristretto cerchio di persone. Insomma, voler dare ai tarantini e non solo un mezzo per poter rincominciare ad assaporare un passato mai perso ma ritrovato attraverso l’enorme cultura lasciata dai posteri.

2 Comments

  1. Pasquale Cordasco Dicembre 10, 2012 6:47 pm 

    Ottimo articolo, molto preciso ed esauriente e scritto molto bene.

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