Il Natale è una Jeep con strisce gialle e arancioni

di Cosimo Spada

Era il 1986: i comunisti cominciavano a non fare più paura, la pornografia era in video ma anche su carta, brillava in cielo la immeritata stella di Massimo Boldi, in tv imparavamo con Holly e Banji che si poteva correre con un pallone e farsi nel contempo domande esistenziali con annessi flashback di tutta una vita. E poi c’era Big Jim.

No, non sto parlando di un attore porno con una mazza considerevole, benché sono certo che ci sia qualche porno attore con questo nome d’arte. No, Big Jim era il pupazzo che tutti i bambini degli anni 80 volevano. Negli anni 90 lo sostituirono indegnamente con Action Man, ma questo vile atto capitalistico non demolì il nostro amore per il vecchio BJ.

Big Jim era una sorta di agente segreto, ma anche un provetto sportivo in qualsiasi sport. Aveva i capelli sempre pettinati e mai fuori posto, anche perché erano di plastica.

Aveva un unico difetto, che noi bambini non notavamo ma che invece faceva molto ridere gli adulti: portava degli slip blu da cui non si intravvedevano le “forme”. Povero Big Jim, grande nel nome ma ridotto dove serviva; tra l’altro si diceva che avesse una relazione con Barbie che però gli preferì Ken, forse ora il mistero è svelato.

Ma a me che mi fregava del pisello di Big Jim? Nulla. Per me era un mito e un modello di comportamento mentre mangiavo merendine e ghiaccioli fatti con coloranti tossici.

Il must per ogni bambino però erano gli accessori. Big Jim aveva tutto: una casa superaccessoriata con armi e computer, il motoscafo, l’elicottero, auto sportive, camper. E poi aveva la sua Jeep.

La Jeep di Big Jim era blu con delle strisce arancioni e gialle, aveva il cavo di tiro con il quale ti potevi tirare dietro tutto ed era anche armata di lanciarazzi per fare il culo a chiunque.

Bello bellissimo! Lo volevo, ma niente in quel Natale targato 86 non arrivò la Jeep e non arrivò neanche nel natale 87, visto che proprio nel Natale 86 Big Jim sarebbe uscito fuori dalla produzione. Black out. Nada. Tutto finito, addio Jeep e sogni di mille avventure nel giardino di casa mia, addio infanzia felice, addio monti….

Scusate doveva essere un articolo sulle canzoni di Natale e volevo raccontare un breve aneddoto ma ho riaperto una ferita che ancora bruciava ed ora finirò a piangere da uno psicologo che mi scucirà 40€ a seduta solo per dirmi alla fine che non ho superato la fase anale.

Ma devo finire l’articolo, ce la posso fare, dai Mimmo dai!!!

Beh sta arrivando Natale ed anche quest’anno ascolterete la solita “Tu scendi dalle stelle” o se siete anglofili canterete “Merri Crissmass” in inglese inventato. Però fortunatamente le cose non stanno così nel resto del mondo, sopratutto nei paesi di cultura anglosassone dove per ogni Natale è possibile ascoltare una grande varietà di canzoni a tema natalizio.

Questa tradizione no è cambiata con la nascita del rock, puoi essere un rocchettaro ma il Natale è sempre il Natale. L’elenco di band famose e non che hanno scritto canzoni a tema natalizio è sterminato, mi limito a segnalare soltanto l’album dei Beach Boys: The Beach Boys’ Christmas Album, dove accanto ad alcuni standard delle canzoni di Natale ci sono cinque loro pezzi originali tra cui la loro famosa Little Saint Nick, che racconta della gioia per la venuta di Babbo Natale con tutto il suo carico di regali.

Però io preferisco quelle canzoni che parlano di Natale in maniera ironica o che giocano con quelle atmosfere, in questo sento mi sento di consigliare, per una vostra ipotetica compilation natalizia alternativa, tra gli altri i Ramones di Merry Christmas (I don’t want to fight tonight), dei veri maestri nello scrivere cose del genere; nella canzone si parla di un Natale dove tutto non va per il verso giusto però i Ramones consigliano di non lasciarsi per Natale perché non è il periodo giusto per farlo. Oppure la bellissima The Christmas Was Better in the 80’s della punk band Futureheads, che racconta in maniera ironica come fossero i Natali degli anni 80. tra l’altro la canzone è contenuta nella compilation natalizia, Silent Night Tiny Lights, a supporto dell’associazione Smile for Children, se la volete acquistare lo potete fare a questo indirizzo.

Anche in Italia da anni c’è chi prova a portare questo tipo di canzoni con questo spirito. Tra i tanti vi consiglio di ascoltare la compilation di Natale che ogni anno viene pubblicata in free download sul blog Polaroid – un blog alla radio, uno dei più famosi ed aggiornati blog italiani. La trovate a questo indirizzo, e magari potreste cercare anche le altre pubblicate in passato e comporre la vostra compilation personale.

In chiusura vi segnalo una rivisitazione della famosa canzone natalizia di Marih Carrey: All I Want for Christmas is You, rifatta dagli svedesi Casiokid. Che come dice il nome rifanno proprio con la celebre tastiera il famoso pezzo in versione strumentale. A Natale ci si può permettere di essere folli.

Questo articolo è dedicato a tutti i ragazzi che non hanno mai ricevuto il regalo desiderato per Natale. Sono con voi gente!

Mentre scrivevo questo pezzo ascoltavo:

Maria Antonietta, Maria Antonietta, 2012

2 Comments

  1. Mimmo Spada Dicembre 17, 2012 1:45 pm 

    ieri ho dimenticato di aggiungere alle canzoni natalizie questa dei Pogues http://www.youtube.com/watch?v=j9jbdgZidu8 se volete ascoltare una canzone che racconta di sbronze, celle piene di ubriachi e di un coppia che si lascia il giorno di Natale tra insulti e minacce di morte, il tutto accompagnato dalla musica irlandese dei Pogues

  2. giuseppino kiavich pittalis Dicembre 17, 2012 10:21 pm 

    i pogies cazzutissimo gruppo irlandese che con arpe e violini mi ha fatto sognare da ragazzo…..che dejavu

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