di Luca Frosini
“Ti tiene incollato al bidet, effetto assicurato!”
– La Stampa –
“Tarantino gli fa una cippa”
– Repubblica –
“Uno show che ha rispettato in pieno le tre A dello spettacolo: azione, avventura, atette!”
– Panorama –
Italia, 10 gennaio 2013. Negli studi televisivi di La7 va in onda uno dei più attesi, temuti e prevedibili balletti nella storia recente del tubo catodico italico, un confronto così studiato e costruito da far concorrenza ad una puntata di X-Factor: Silvio ( da ora in poi l’”Uomo Onesto”) vs Michele ( nel resto dell’articolo il “Distruggitore”), insieme alla sua gang.
Eh sì, nell’opinione, fallace e personale, del sottoscritto il confronto finale tra i due contendenti è apparso più come una rappresentazione teatrale che un regolamento di conti, simile ad una successione di battute perfettamente studiate che al colpo di grazia all’impero del Male con domicilio ad Arcore, uno show nel senso più vero della parola, finalizzato al botto di ascolti e per questo strutturato in modo da non lasciare nulla al caso, parole ed atteggiamenti dei contendenti compresi. Per larga parte della trasmissione infatti gli interpreti chiamati in causa hanno recitato la loro parte senza scossoni né sorprese, tesi a mantenere il “ritmo” dato dalla diretta e dal peso proprio di ciascun personaggio.
Ecco quindi l’uomo onesto che parla, monopolizza, nega l’evidenza, gigioneggia, attacca, difende e provoca il giusto con tempi comici perfetti, mentre il distruggitore prova a sbeffeggiare, fa da spalle e spallucce, ammicca di gomitino ai suoi e si preoccupa di lanciare i giusti argomenti al suo interlocutore, sempre in bilico tra rissa da bar e contrapposizione da stadio, in un duo che trova il suo terzo apice nel Figlio di Conan, o “Homo Travaglius”, protagonista dell’unico momento forse “genuino” del programma, quel contro elenco giudiziario capace di provocare la reazione più veemente del conduttore.
Una rabbia provocata da una manifesta rottura dei “patti” pre trasmissione, un evidente colpo di genio da parte dell’Uomo Onesto, capace, gli va riconosciuto, di ribaltare compiutamente i manifesti punti di forza del Servizio Pubblico style, rompendo le uova nel paniere oltre che il ritmo evocato prima, con il risultato di scatenare l’esagitata reazione del conduttore e di fare così compiutamente il suo gioco. L’UO ( sono troppo choosy per scriverlo per intero) ha potuto così apparire, magari in una parte dell’elettorato dove sempre è andato e andrà a pescare, come un incolpevole vittima di un gioco al massacro ai suoi danni, eroico nel suo venire nella tana del lupo, faccia di m… nel modificare versione ma convincente, tanto pericoloso quanto ancora una volta sottovalutato o dato per morto dai suoi avversari, mattatore ed inventore di una certa politica/ intrattenimento/ ultrà che ormai da un ventennio appesta lo zeitgeist della nostra bella penisola.
Cosa può rimanere quindi di questo confronto, e magari del contenitore che lo ha ospitato, quel Servizio Pubblico ormai avvezzo al senso dello spettacolo tanto quanto tutto il resto della tivù nazionale? Di sicuro la sensazione di una possibile rimonta dell’ UO, evocata da alcuni e negata da altri, è forte e legittima, esattamente come il sentimento che lo stesso Distruggitore e il suo staff siano giunti ad un punto di svolta, rimasti fregati nell’unica occasione in cui il nemico si manifesta davanti a loro, interessati di più al lato protagonista di questo che a provare a inchiodarlo nelle sue bugie ed errori. Un servizio, provocatoriamente parlando, che di pubblico ha avuto ben poco se non verso gli interessati, dando sì alla rete un notevole risultato di share ma concedendo ad uno zombie malvestito una forza insperata, dimostrando infine come l’era del bunga bunga è ben lungi dall’essere finita.
P.S : le recensioni riportate all’inizio del testo provengono chiaramente dalla prossima edizioni in dvd blu- ray 3d del confronto, in vendita al prezzo di vendita nei peggiori bar di Caracas a partire dal prossimo ventiemai del mese di aprilononesiste. Compratelo!. Per le 3 A dello spettacolo si ringrazia Leo Ortolani e l’immortale Rat- Man.