La musica è sempre stata, fin dall’antichità, uno strumento culturale che suscita e dona all’uomo ed alla stessa società un senso di benessere tanto da creare delle emozioni profonde che riescono a penetrarti nell’anima, nella mente e nel cuore. Ecco perché la musica viene definita “un’arte nel dipingere l’aria”, e possiede un potere straordinario ossia riuscire a catturare ogni piccola sfumatura di immagini, sensazioni e colori. Insomma, un universo dove poter sognare e vivere delle emozioni particolarmente piacevoli, evocare ricordi e donare serenità. Suonare uno strumento musicale o comporre musica è un vero e proprio prodigio e chi possiede questo talento ha la capacità di regalare un pezzo della propria vita ad ognuno di noi. Gli artisti, quelli in grado di far percepire “il sublime”, sono sempre più rari, magari vivono nell’anonimato o non danno di sé una parvenza di ostentazione. Un artista che è riuscito a dare di sé un’immagine pacata e al tempo stesso fiera per quello per tutto ciò che stato in grado di realizzare nel tempo si chiama Francesco Greco. Un tarantino, un ragazzo del sud Italia che è riuscito con la sua ostinazione ma soprattutto bravura a diventare un musicista che porta la sua musica ad essere apprezzata in tutta Italia. Frequenta il Liceo musicale “G. Paisiello” di Taranto e lo strumento che impara a suonare è il violino. Dopo il diploma, vince una borsa di studio indetta dal Presidente della provincia di Taranto, partecipa a numerosi concorsi nazionali, collabora in varie formazioni orchestrali svolgendo a volte anche il ruolo di solista, si esibisce con artisti di fama mondiale, come ad esempio il tenore Josè Cura con il quale registra il cd “Passione di Padre Pio”; inoltre svolge concerti non solo in Italia ma anche all’estero e ha fondato il gruppo “ Triade Perfetta Maggiore” incidendo l’omonimo cd. Porta avanti un progetto musicale con il gruppo “Francesco Greco Ensemble” proponendo un nuovo modo di conoscere il violino.
Direttore artistico del Gazebo di Taranto, professore di violino presso diverse scuole della sua città, vince premi importanti sia nazionali che internazionali: insomma un artista tutto tondo.
Questa sua predisposizione per la musica nasce anche da una predisposizione genetica: figlio di un musicista, o per meglio dire, di un insegnate di violino che riesce a trasmettergli questo grande amore per la musica e per lo strumento. Questa sua carriera è imperniata da tanta gavetta, tanti sacrifici e tanta voglia di creare realtà nuove per poter riuscire a far riscoprire e nello stesso tempo a trasmettere alla gente un modo nuovo di fare musica. Il suo ultimo lavoro, o per meglio dire la sua ultima invenzione, è “La Passione di Cristo in musica con voce narrante”. Un concerto – oratorio che andrà in giro per le chiese della provincia durante il mese di marzo.
Progetti per il futuro? Il più importante è il tour estivo che partirà a maggio per concludersi con un grande concerto dell’Ensemble in un teatro a Milano.
Tante soddisfazioni, traguardi raggiunti e progetti in cantiere ma con un unico rammarico riuscire a valorizzare i tanti ragazzi che vorrebbero intraprendere questa strada ma che purtroppo vengono quotidianamente ostacolati da varie vicissitudini di carattere burocratico. Insomma, un inno alla musica e un po’ di volontà da parte di coloro che potrebbero riuscire a dare qualcosa di positivo non solo ai tanti giovani che vorrebbero fare musica, ma anche ad un territorio troppe volte denigrato ed anche sottovalutato.