Ormai è una certezza: per la prima volta nella storia una lista indipendente e autofinanziata e senza legami con partiti, sindacati o lobby e legata alla storia del movimento studentesco elegge al CNSU.
Ci siamo presentati a queste elezioni esponendo agli studenti le proposte elaborate in questi anni e i risultati raggiungi grazie alle nostre battaglie (per fare un esempio: in Puglia quest’anno c’è stata una copertura del 94% delle borse di studio grazie alla nostra richiesta fatta alla regione Puglia di utilizzare i fondi inutilizzati del Fondo Sociale Europeo per il Diritto allo Studio). Ci siamo battuti contro i tagli e contro la Riforma Gelmini, producendo delle proposte concrete per migliorare la situazione dell’Università Pubblica.
Oltre 21000 studenti di tutta Italia hanno preso atto del nostro impegno e per questo hanno deciso di darci la loro fiducia. Abbiamo eletto 4 studenti all’interno del CNSU: Fabio Cacciapuoti dell’Università di Pisa e Luca Santolamazza dell’Università Sapienza di Roma per il collegio Centro, Caterina Chiocchetta studentessa dell’Università di Padova per il collegio del Nord-Est ed a sorpresa, anche Erica Garrone dell’Università degli Studi di Torino per il collegio del Nord-Ovest, “rubando” – grazie ad una manciata di voti – il seggio ad una lista che non ha mai fatto gli interessi degli studenti e che spesso ha appoggiato richieste di baroni e ministri che volevano distruggere l’università pubblica.
Di certo non possono festeggiare le liste di destra: Coordinamento delle liste per il diritto allo studio (alias Comunione e Liberazione), Studenti per le Libertà (area PDL) e Azione Universitaria (estremisti di destra). La prima perde 3 seggi rispetto al 2010, le altre due prendono rispettivamente 2 e 4 seggi (su un totale di 28 seggi). Qualcuno da colpa alla “bassa affluenza”, ma in realtà questo è un segnale molto chiaro: gli studenti non hanno voluto dare fiducia a chi in questi anni, anche nel CNSU, ha appoggiato la Riforma Gelmini ed i tagli al Diritto allo Studio, all’Università Pubblica – le principali cause della chiusura di corsi di laurea, diminuzione di borse di studio, mancanza di personale e docenti per il sostegno della didattica.
A conti fatti, il CNSU è a maggioranza delle liste di sinistra: Unione Degli Universitari (area CGIL), Rete Universitaria Nazionale (area PD) e ovviamente noi delle Liste Indipendenti – LINK.
Siamo risultati prima lista in: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Puglia.
Purtroppo non siamo riusciti ad eleggere nel collegio Sud, dove in totale abbiamo ottenuto 6000 voti. Questa per noi non è assolutamente una sconfitta, infatti va tenuto conto che in questo collegio (formato da Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) LINK non è radicata in tutti i territori. Dove siamo presenti abbiamo ottenuto il massimo, basta considerare il risultato raggiunto in Puglia, dove siamo prima lista con ben 3842 voti.
Dei 3842 voti pugliesi, 230 sono di Taranto, dove siamo stati la lista più votata, nonostante le varie difficoltà tra cui la mancanza del seggio presso la sede di Economia. Per questo risultato ottenuto nella nostra città dobbiamo ringraziare anche le associazioni della sede di Ingegneria (Cinetyk, Comitato Studentesco Jonico, e Studenti Per Taranto Ingegneria) che ci hanno appoggiato e grazie alle quali abbiamo ottenuto circa 100 voti dagli studenti del Politecnico.
Questo risultato è la conferma che la nostra idea di sviluppo del Polo Jonico è condivisa dagli studenti, ed è su quella idea che continueremo a lavorare. La nostra non deve essere considerata come una Università di “serie B”.
Tirate le somme, siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto. Questa è stata la prima volta in cui ci siamo candidati alle elezioni del CNSU, per una Lista Indipendente – senza alle spalle partiti o sindacati che la finanziano – ottenere 4 eletti ed essere la prima lista in varie parti d’Italia o – nel caso della Puglia – di una intera regione, è sicuramente un dato molto positivo.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno votato nella convinzione che proprio dalla fiducia che hanno voluto attribuirci lavoreremo per realizzare un cambiamento radicale delle nostre università. Al Ministro alla prima convocazione del CNSU presenteremo subito una proposta di riforma dell’organo, le nostre 10 proposte sul diritto allo studio[1] e la richiesta di abrogazione della legge Gelmini, come contenuto nel nostro programma[2].