Se dovessero chiederci quali sono state (e continuano ad essere) le parole chiave della nostra società in molti risponderemmo economia, crisi, disoccupazione e precariato. Allo stesso tempo però, bombardati dal concetto di aver vissuto al di sopra delle nostre possibilità, parleremmo anche di sprechi, acquisti inutili e oggetti dati via con troppa facilità. Poste queste premesse dunque possiamo dirci in attesa di soluzioni che il nuovo Governo con il suo “Decreto del fare” prima o poi (forse) si deciderà ad offrirci. In attesa che ciò avvenga però meglio iniziare a darsi da fare autonomamente perché i tempi di ripresa sembrano essere diventati ancora più lunghi del previsto.
Nasce da queste premesse l’iniziativa dell’associazione culturale romana Massenzio Arte che a fine giugno lancerà una nuova piattaforma on-line capace di combinare scambi tra gli utenti. Il nuovo software si baserà sui concetti di baratto e riciclo e sarà disponibile all’indirizzo http://massenziobarter.org/. A differenza di tante altre piattaforme digitali diffuse in rete per favorire l’incontro tra domanda e offerta, massenziobarter non prevede l’utilizzo di denaro ma fa leva sul concetto di “altra economia” che possa “restituire dignità e valore alle cose che ormai non consideriamo più importanti”.
A presentare il progetto sono intervenuti l’artista Alessandro D’ercole e il progettista Renzo Biagioni della Eurosoftware di Pistoia, entrambi impegnati nella realizzazione e promozione del sito. Alla piattaforma si accede tramite l’inserimento di e-mail, password e alcuni dati obbligatori quali nome, cognome e codice fiscale che possano favorire il riconoscimento dell’utente. Oltre a non utilizzare denaro per gli scambi, la novità del progetto è rappresentata dal fatto di non prevedere esclusivamente il baratto degli oggetti materiali, ma anche quello di prestazioni lavorative e servizi di vario genere. Si potrebbe ad esempio pensare di offrire alcuni mobili inutilizzati in cambio di un aiuto per liberare un magazzino oppure scambiare lezioni di lingua con un corso di cucina.
Ovviamente, essendo necessario per molte di queste attività risiedere nella stessa città, diventa fondamentale per chi propone la propria offerta specificare anche il luogo di fruizione della stessa, affinché il richiedente possa da subito rendersi conto della fattibilità dello scambio. Chiunque voglia rendersi protagonista di questo baratto accedendo al sistema dovrà semplicemente selezionare la zona del menù di suo interesse tra quella di “offerta” e quella di “richiesta”. Successivamente sarà chiamato a indicare in quale categoria intende inserirsi (casa e lavoro, istruzione, corsi, oggetti, ecc…) e a procedere con il proprio annuncio.
Presupposto dell’iniziativa è dunque partire dall’idea che a contare davvero nella società non sia il denaro ma il saper fare, la conoscenza e l’abilità pratica. In definitiva, quindi, si pone al centro dell’attenzione il lavoro, non più inteso in senso individualistico ma come collaborazione tra uomini che inizino ad immaginarsi come un corpo unico in grado di sopravvivere solo attraverso gli altri.
uno strumento utile per rimettere al centro le persone e il sano volersi aiutare gratuitamente