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di Margherita De Quarto

Ogni domenica un terrone tarantino si sveglierà e, ovunque lui sia, sa che gli mancheranno le polpette della mamma. In più oggi non è una domenica qualunque, ma il giorno della festa della mamma. In attesa della melodrammatica telefonata del fine settimana in cui lei mi chiederà in ordine: “come stai, cosa fai, cosa mangi, sei sola, ma soprattutto, quando torni”, cerco di richiamare alla mente l’ultima volta che ci siamo viste.

Oltre all’abbraccio da “partenza per la guerra del Vietnam” con annesso singhiozzo e pianto abortito, ricordo uno dei giorni in cui tornò da lavoro rossa come un peperone, che imprecava contro l’Amat e contro le nuove generazioni: “Le ragazzine quasi non ti fanno entrare sul pullman e i controllori…aaaaaah se fossero saliti i controllori…quanto avrei voluto…mi ci sarei litigata, gli avrei detto: beh, ora andate voi a timbrare il biglietto, se ce la fate!”. (altro…)

Taranto: tensione all’amat

di Marianna D’Ambruoso

Settimane difficili per i cittadini di Taranto e di tutti coloro che utilizzano i mezzi di trasporto. Infatti, l’Amat il servizio di trasporto pubblico urbano, è sul piede di guerra e questa condizione non si risolverà rapidamente.
Gli autisti si trovano in una situazione di estremo disagio in quanto non si sentono tutelati sia dal punto di vista personale sia perché sono costretti a dover utilizzare degli autobus non sicuri. (altro…)

A’ MAmT

di Filippe Masse

Cià.
Osce stoche ‘ngazzùse. Robbe ca ce me iacchje nnanze na fermate de l’Amat a stròppie de mazzàte, fin a quanne devent nu cassonette de l’Amiu.

Salve, come al solito affronto il mio impegno settimanale nel massimo della tranquillità, tanto da abbracciare oggetti inanimati come i pali delle fermate degli autobus urbani.

Praticamende, stamatìne già tèneve picche vogghje de scè fatìa, po’, quanne agghje scennùte da cas (de front a Piazz Fadini) agghje acchiàte a canàteme Filipp ca ste iàstèmave le muert. L’agghje dumannàte: (altro…)