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di Cosimo Spada

Il concerto del 1 maggio a Taranto per me inizia venerdì. Mi chiama Pietro e mi chiede se voglio scrivere qualcosa per il concerto: “Ti facciamo avere anche il pass”. Dico subito di sì e mi sento già lì. Prima di chiudere la telefonata dico a Pietro che proprio non riuscirò a dire bene di tutti i musicisti, anche se è una buona causa. Lui non si scompone e mi dice di fare quello che voglio. I giorni passano con il solito cocktail di squallore e monotonia fino ad arrivare finalmente a mercoledì mattina. Ma ora una piccola nota informativa: il concerto del 1 maggio a Taranto è organizzato dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, attraverso una sottoscrizione di tanti privati cittadini, nessuno sponsor e nessun finanziamento pubblico; tutti i musicisti che ci suonano lo fanno gratis. Qualche settimana fa c’è stato il referendum consultivo sull’ILVA, è andato a votare il 19% della popolazione avente diritto. Voglio capire cosa ne pensa la gente che verrà qui, come vede tutta la faccenda. (altro…)

Il primo maggio a Taranto

di Pietro Rizzi

Novant’anni fa, era il 1923, le grandi battaglie sindacali italiane (sull’onda di ciò che avveniva a livello internazionale) condussero al riconoscimento di un diritto fondamentale per i lavoratori: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.

La vita dei lavoratori, di lì in poi, sarebbe cambiata: finalmente potevano assaporare e toccare con mano la libertà, dignità e la vita di famiglia. Solo un terzo della giornata sarebbe stato destinato al lavoro, infatti il motto della Prima Internazionale affermava: “otto ore di lavoro, otto ore di riposo, otto ore di svago”. Passavano i giorni, mesi, anni. Todo cambia. Si, ma in peggio. (altro…)