Qualche settimana fa sono stati ritrovati due Van Gogh originali rubati nel 2002 dall’omonimo museo di Amsterdam. Erano in un locale di proprietà del camorrista e trafficante di droga Raffaele Imperiale. Anche la camorra apprezza il bello e se ne vuole circondare.
In redazione abbiamo discusso se scrivere una guida per tutti gli uomini dell’onorata società alle opere d’arte da avere con tutti i mezzi legali, e soprattutto no, ma c’erano molte perplessità; quindi abbiamo deciso di andare per esclusione per stabilire chi avrebbe scritto questo articolo da suicidio culturale. Per primi sono stati esclusi quelli che erano attenti durante l’ora di religione a scuola; poi è stato il turno di quelli che hanno visto un qualsiasi film di Nanni Moretti fino alla fine senza aderire alle camicie brune; e, per finire, sono stati esclusi quelli che nel 2008 non si fecero infinocchiare dalla storiella del voto utile per Veltroni. Rimanevo io.
Eccomi qua. Per prepararmi ho rivisto: Gomorra, Romanzo Criminale, Il Padrino (parti I e II ovviamente, la III per carità), Quei Bravi Ragazzi e Una Mamma Per Amica, che volevo rivedere da parecchio.
Cari camorristi, anzi, cari amici de O’ Sistema, come state? Nella speranza che dopo questo articolo io rimanga ancora proprietario del mio pancreas, vorrei consigliarvi qualche opera d’arte che potrebbe addobbare le vostre case. Eccone qualcuno:
LA VERGINE DELLE ROCCE
Leonardo da Vinci
Quante volte durante la cerimonia di affiliazione di qualche nuovo aderente vi è caduta la faccia a terra per la sciatteria della sala? E non parliamo di quei banali quadri con la Madonna o il solito Gesù che guarda nel vuoto e non si capisce che cazzo fissa.
No, a voi serve un capolavoro che renda l’affiliazione un evento da ricordare e custodire gelosamente; a voi serve un vero CAPOLAVORO. Sto parlando della Vergine delle Rocce di Leonardo Da Vinci.
Avete capito bene: è un quadro bellissimo con una Madonna in un paesaggio che ricorda la campagna di Mondragone, ma senza munnezza e mozzarelle, che sta affiliando Gesù alla Sacra Famiglia mentre un altro bambino già gli chiede una dilazione di pagamento del pizzo – che ovviamente non avrà. L’opera esiste in due versioni: una è custodita a Parigi (Pariggi per i nati sotto Battipaglia) al Louvre, e si può rubare tranquillamente perché i francesi sono stronzi ed antipatici; la seconda versione si trova a Londra alla National Gallery: questa è ancora più semplice da avere perché gli inglesi con la Brexit stanno ai piedi di Cristo adesso e il quadro ve lo daranno in cambio di un prestito al ragionevole interesse del 72%
TONDO DONI
Michelangelo Buonarroti
I bambini, si sa, sono un problema, tranne quando fanno i corrieri per la droga – grazie cause di esclusione dell’imputabilità -, ma in casa ogni oggetto può essere un problema, come nel caso degli spigoli.
Se non li ucciderà un’alleanza sbagliata, questi bambini potrebbero morire per colpa dello spigolo di un quadro. E allora che ti pensa quel gran genio di Michelangelo? Ti fa il quadro tutto tondo, così il piccolo boss è salvo e può sognare serenamente il suo 41 bis. Il quadro è conservato agli Uffizi, ma visto cosa hanno fatto da quelle parti gli amici siciliani nei primi anni 90 prendere il quadro non sarà un problema.
APOLLO E DAFNE
Gian Lorenzo Bernini
Non di sola pittura si approprierà l’uomo d’onore, ma anche di scultura.
Tra le opere migliori in questo ambito, da sfoggiare per far morire non solo di invidia i vostri avversari. Questa fantastica opera del Bernini è adatta a case eleganti che vogliono avere quel grazioso tocco barocco che fa gridare allo scandalo i professionisti dell’antimafia – che sotto sotto, lo sappiamo tutti, li seduce. L’opera, da inserire nell’ampio ingresso delle vostre ville, è presente alla galleria Borghese a Roma; contattare don Paolo per trattative.
COMPOSIZIONE VII
Wassily Kandinskij
L’arte moderna non piace a tutti, per non parlare dell’arte astratta, quindi mi rivolgo a te giovane boss rampante e spregiudicato: le tue poltrone zebrate si intonerebbero bene con quest’opera. Poi se qualcuno ti dicesse che non gli piace il quadro puoi sempre rispondere “Sta scchifezza vale nu sacco e ‘renari”. L’artista era anche un musicista: sembra che abbia dipinto ascoltando una compilation del noto artista neomelodico Alessio. Il dipinto si trova a Mosca alla galleria Tret’ jakov: gli amici della mafia russa sono disponibili a cederlo dietro eliminazione (anche a rate) di dissidenti russi che stonano con l’ambiente.
L’ARTISTA CHE SI RECA A LAVORO
Vincent Van Gogh
Ovviamente non poteva mancare Van Gogh tra gli artisti da avere, visto quanto è amato sotto il Vesuvio. Il buon Vincent vale pure un sacco di soldi ed è quindi un ottimo investimento.
Chi tra voi non è impegnato a truccare un appalto pubblico vorrà farmi la seguente domanda “Weeeee omm e merd chillu quadrò è iuto scassato” – almeno spero si dica così in napoletano. Avete ragione in parte, infatti il quadro che qui vedete è ufficialmente andato distrutto in un bombardamento in Germania durante la seconda guerra mondiale. Ma questo non è vero, infatti il quadro fu salvato e venduto ad un collezionista; cosa ho dovuto fare, in che posizione e il sapore che aveva beh non starò qui a dirvelo. Vi basti sapere che ce l’ho io adesso e vi faccio un prezzo buono. Pensate ai vantaggi di avere questo quadro in casa: avete un Van Gogh, tutti lo credono distrutto quindi non vi troverete la polizia in casa a sequestrarvelo. Il quadro è assolutamente originale, lo garantisco anche perché ci tengo che le parti interne del mio corpo rimangano lì dove la genetica ha voluto che stessero.
Mentre scrivevo questo pezzo ascoltavo:
Moderat, III, 2016