Marsiglia, Berlino e Taranto. Tre città, tre culture, tre visioni del mondo legate da un sapiente filo di suspense tessuto dalle talentuosissime mani della ventenne Roberta Lo Savio, tarantina alle prese col suo entusiasmante esordio letterario. Entusiasmante almeno per me.
La tratta ferroviaria regionale Parma – Ferrara dura un paio d’ore con cambio a Bologna: il tempo di divorarmi questo stupefacente debutto. Se credete di avere a che fare con l’acerba opera di una ragazzina alle prime armi vi sbagliate alla grande. Pianta Grassa è un racconto fresco, originale, e che in qualche modo già dona l’impressione di una certa maturità intellettuale dell’autrice. Roberta sperimenta un metodo narrativo totalizzante. Se dovessi pensare a un’immagine che descriva questo libro, direi senz’altro che è un’umida stanza fumosa illuminata da una fioca lampadina rossa. D’altronde, il rosso passione è il colore che sicuramente domina questo breve ma intenso noir, che fa un sapiente uso di colpi di scena e di temporalità narrativa. I protagonisti: la francese Blanche Leroy, l’italiano Giovanni Merisi, sull’affascinante e allo stesso tempo inquietante sfondo della psichedelica, angusta ma meravigliosa Berlino contemporanea, di una Marsiglia chic e di una apatica Taranto periferica. Voglia di evadere, di fuggire e di slegarsi dall’ipocrisia rendono questo giallo una lettura di assoluto interesse per le giovani generazioni che, nel coinvolgente flusso di coscienza dei protagonisti, troveranno pane per i loro indolenziti denti. Insomma, pur essendo la pubblicazione d’esordio, l’autrice sfoggia un talento invidiabile e spero continui su questa strada. Roberta Lo Savio è l’ennesima dimostrazione che, nonostante l’aridità di luoghi e momenti socioculturali che ormai caratterizza il nostro territorio, i giovani di Taranto hanno potenzialità enormi.
Alla fine mi lascio andare ad una critica spietata: impaginare in quel modo un’opera dal sorprendente valore letterario come Pianta Grassa lascia davvero sconfortati. Possiamo quindi chiederci se Taranto necessiti, tra le migliaia di interventi urgenti, una casa editrice che dia il giusto spazio ai giovani talenti? L’ardua sentenza non lasciamola ai posteri.
Per maggiori informazioni sul libro e l’autrice:
P.s.: l’immagine di copertina del libro è stata creata dalla stessa autrice.