A meno che non vi siate chiusi in casa, avrete notato che in città, e anche nelle altre della Puglia, ci si prepara per quello che ogni tanto è necessario che succeda: le elezioni. Non voglio dire che è una cosa brutta, ma, al contrario, è una cosa che è un bene che ci sia! Però….è solo che…. Ecco, la rincorsa al voto nella piena società dello spettacolo può divenire un bruciore di stomaco costante o una peperonata che gli acidi gastrici non sono riusciti a scomporre in minuscola poltiglia e persiste, perdura, provocando quel senso di pessimismo e fastidio che ti fa sembrare la vita uno schifo.
Ecco, è da un po’ che ne vedo, facendo sempre le stesse strade, sia percorrendo viale Magna Grecia fino alla Concattedrale con il 29, e sia che con il 20 o il 28 scenda su corso Italia, per proseguire in entrambi i casi per almeno altri 7 minuti a piedi fino a destinazione.
Hanno cominciato già da un po’ e, così come la piantina de La piccola Bottega degli Orrori ha bisogno di sangue umano per poter vivere, loro hanno bisogno di nutrire il proprio ego con l’elettorato, insinuandosi sulle plance elettorali e negli spazi pubblicitari a pagamento.
Ti guardano, ti scrutano, fintamente ti sorridono; li guardo bene, scruto attentamente la loro smorfia cordiale mentre sembra che abbiano appena di biascicare tra i denti, sbiancati per l’occasione, le indicazioni per la campagna elettorale.
“E fammici stare seduto un altro po’ su questa poltrona…” sento dire da uno di loro, saltando dallo spavento.
Si sono animati!!!! I manifesti elettorali si sono animati e mi parlano ora tutti insieme!!!! Aiutoooooooo!!!!!!!!
Un candidato mi invita al suo concerto: “Inizio il tour nei più grandi stadi della provincia! Sono un cantautore!”
Aiuto, davvero. Ma non erano elezioni?
Allora la candidata mi viene in soccorso e mi spiega: “Se mi voti, mi impegno. Se non mi voti, non mi impegno più.”
Sono perplessa… E quando penso di essere molto, molto confusa, in spagnolo un candidato ancor più confuso di me: “Hola, la Puglia no es en España?”
Mi giro e sento dirmi: “Ciao, conosco 4 parole.”
L’ultimo, il più onesto, mi dice: NON MI VOTARE.
Aiuto……..