L’enciclopedia Treccani definisce il paradosso come “Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile.” Alzi la mano (o scagli la pietra, o colpisca con l’ombrello e ferisca il sindaco) chi non vive questi tempi rimanendo sbigottito, pensando di essere in uno scherzo combinato, una roba alla Truman Show, che neanche si fossero messi tutti d’accordo per prenderci in giro.
I piduisti erano quasi dei dilettanti premonitori, davanti ad alcuni scenari che in questi giorni fanno capolino nelle nostre tenere esistenze di vittime di un sistema “piglianculo”.
Io farei un “elenchino” delle cose interessanti successe nelle settimane appena trascorse, così giusto per farsi un’idea di quello che vado affermando (le cose sono volutamente messe in disordine cronologico, perchè non voglio dare al lettore l’impressione di avere tutto chiaro):
– Caso Cucchi. Il tribunale di Roma assolve i poliziotti e gli infermieri del penitenziario e condanna per omicidio colposo i medici dell’ospedale Pertini, perchè non hanno curato il ragazzo portato in fin di vita al Pronto Soccorso, in concordanza con la tesi portata dal noto filosofo e persona stimata per la lucidità di pensiero Carlo Giovanardi. Come se per la morte di Pinelli (e qui cito una vignetta trovata su Facebook) avessero condannato la finestra; come se per anni si fosse convinti che ad Ustica l’aereo fosse esploso per una bomba all’interno del veiv….ah, aspè, questa è vera.
– Proteste per la chiusura dell’acciaieria a Terni. E’ cosa cognita ai più, soprattutto a noi tarantini, che un Sindaco di una città a vocazione industriale come Terni, si metta in testa ad un corteo di metalmeccanici incazzati (perchè i padroni stanno facendo di tutto per far fallire l’azienda), che solidarizzi con loro e si prenda una manganellata dalle forze dell’ordine presidianti l’ingresso della stazione, procurandosi una simpatica ferita alla testa. Ancora più comprensibile è che la colpa della lacerazione cutanea sia da darsi, secondo video diffuso dalle stesse forze dell’ordine, ad un ombrello brandito come un’arma tesa ad offendere. E che la televisione di Stato (e non) si prodighi a difendere l’onorabilità del corpo di Polizia…tutto questo come se fosse colpa di un sasso qualsiasi o di un proiettile che rimbalzando su un altro sasso e colpendo un’astronave aliena di Omicron persei 8, riesca a centrare un giovane manifestante…non fa una piega! (per quanto riguarda Genova 2001, ci sono simpatiche novità)
– Discussioni su presidenzialismo e semi-presidenzialismo. Si sa anche che, in un Paese scevro da qualsiasi problema di natura economico e sociale, la nostra classe politica, aiutata dai media, si impegni a disquisire di tematiche fondamentali come il presidenzialismo alla francese, il semi-presidenzialismo, il quadrunvirato e il terno secco sulla ruota di Palermo, da giocarsi assolutamente il prossimo fine-settimana. All’ordine del giorno dei prossimi talk show ci sarà il colore delle agende date in donazione ai deputati e ai senatori (da evitarsi il rosso, non porta bene alla storia di questo Paese) o anche la cover zebrata per il tablet d’ordinanza, come consiglia il fashion consultant Enzo Miccio.
– Commissariamento Ilva. Il caso della fabbrica amica dell’ambiente giunge sui banchi della Camera dei Deputati e del Senato. Dopo aver visto la discussione, con quel popo’ di sfoggio di intelligenze made in Taranto, capto la notizia che, per permettere il riavvio della fondamentale produzione dell’acciaio, si decide di commissariare l’Ilva di Taranto. E a chi la diamo? Ad Enrico Bondi (tutta salute), che era stato fino a qualche tempo fa Amministratore Delegato della stessa. Come dare ad Himmler in “gestione” la Germania dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale…chiara e palese l’intenzione del governo: risaniamo la situazione, bonifichiamo se c’è tempo e modo, e poi restituiamo tutto a Riva and family…questo governo dà proprio un sacco di soddisfazioni, neanche dopo due mesi dall’insediamento.
– Furnari e Labriola lasciano il gruppo parlamentare del M5S. Trascorso qualche giorno dalla discussione in aula, il duo tarantino alla Camera dei Deputati molla ed entra nel gruppo misto. Fra le cause, secondo indiscrezioni, c’è la questione diaria. Siete proprio convinti che sia per questo?
– Solidarietà alle proteste in terra turca. Ci avevo sperato fino all’ultimo: dai che ‘sto giro la sinistra borghese e fighetta si distrae e non esprime solidarietà alla causa dei manifestanti di Gezi Park, così non ammantiamo questa storia di finto richiamo alla democrazia e di libertà, mantra della sinistra buonista dei primi anni del Duemila. Niente, non c’è stato verso. E adesso via alla solidarietà, al girotondo per i giovani turchi (non si facciano battute sull’omonimia coi rivoluzionari da salotto piddini). Ma nel frattempo, quando si muovono i NoTav, i vari comitati di cittadini che si ribellano contro l’arroganza del potere, questi tipi di sinistri dove sono? Indignarsi ad intermittenza si può. Prossimo obiettivo: la foca monaca del Daghestan.
– Morte del soldato in Afghanistan. Cordoglio, cordoglio ed ancora cordoglio fra i guerrafondai che ci governano. Piangono per l’ennesima vita spazzata via dalla loro sete di espansionismo. Ed il ministro Bonino, così tanto impegnata nel vivere “giusto” e “socialmente responsabile” che dice? Ci vogliamo ritirare da queste sporche guerre o ci vogliamo rimanere vita natural durante? Agli americani l’ardua decisione!
Ecco l’elenco delle notizie più “in” degli ultimi giorni. Cosa aspettarci dalle prossime ore? Non è dato sapersi…ma io amaramente già me la rido.
Immagine recuperata dahttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=502540676467864&set=a.264367883618479.75622.124751430913459&type=1&theater
Grandissimo articolo satirico, ti sei superato.
Un grazie particolare, per avermi fatto riflettere ridendo di gusto.
Bel pezzo, io avrei aggiunto ai paradossi la campagna “Questa è Taranto” :
http://www.lavoceditaranto.com/depuratore-sequestro/
Mostrare in un solo quadro la successione dis-ordinata di ciò che non va apre un simpatico scorcio panoramico, sintetico, ma di ampio respiro illuminante e deterrente. Di fatto la confusione è tanta che alla satira si aggiunge la comicità dei pagliacci o, a scelta, la saga dei morti viventi che dovrebbero rappresentarci. Il condizionale è d’ obbligo… L’ unica cosa che mi rallegra è capire di non essere sola nelle mie attonite elucubrazioni, ma il riso è amaro, non sono mai stata una persona di spirito. Prevale il disgusto. Grazie però, Andrea, sei stato bravo.
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