Ok, va bene, cominciamo.
Siderlandia è appena tornata in carreggiata e qua non bisogna essere schizzinosi e fare i comunistelli a tutti i costi, tocca attaccarsi a tutto pur di far andare bene il giornale, quindi sto per fare qualcosa che non pensavo di fare più. No, non mi metto a dieta. No, prego Dio.
E quindi…..
OH DIO TI INVOCO…
Riparte Siderlandia e tutti quanti invochiamo la tua protezione.
Oh Signore, proteggici, come hai sempre fatto col tuo popolo eletto…. Ah no non è che gli hai protetti un granché, mi sa che è meglio cambiare esempio.
Oh Signore, proteggici come hai sempre protetto il tuo unico figlio…., meglio soprassedere sul figlio che stanno ancora in causa per quella cosa del Golgota.
Vabbé che scrivo allora…..? Ah sì.
Oh Signore, proteggici come hai sempre protetto la genuinità e la italianità della Nutella.
Ecco bene ora continuo come ho sentito a radio Maria.
Fai in modo che tutti gli haters, gli scoppiati, i frustrati, i radicali e i fan di Vasco e Ligabue vengano a vomitare il loro rancore sul nostro giornale; perché sta scritto nelle Scritture: “tutto il loro odio porterà tanto traffico sul tuo sito, tanto traffico sul sito ti porterà tanta popolarità, che poi Polidori è contento”.
Punisci, con la stessa fermezza con cui punisti Caino, tutti coloro che vorranno querelarci, affinché il loro vile denaro sia utilizzato per curare le loro esondazioni di diarrea cronica.
Se neanche tu potessi nulla contro gli avvocati, ti prego, fa’ che tutte le querele arrivino a Salvatore Romeo. Mettilo alla prova, come mettesti alla prova la fede di Giobbe (tra l’altro ci andasti piuttosto pesante con lui); egli vive nella ricchezza più opulenta e sfacciata, ha anche perso la fede ma sono sicuro che una ventina di querele lo farebbero ritornare sulla retta via, proprio come fece il figliol prodigo, ormai povero in canna e con un mutuo da pagare.
Signore io ti invoco perché su questa città e su tutta la nazione termini la piaga dei dj set. Non se ne può più, ormai dove ti giri c’è un tizio che seleziona male della musica dal proprio pc; e poi, Signore, ma che è sta passione ancora per gli anni ’80 che hanno sti dj e tutti gli altri? Ma davvero Tu puoi ancora accettare che qualcuno scassi gli zebedei (se zebedei è troppo scioccante per te posso tranquillamente scrivere “pudenda”) con quel noioso decennio? No, dico, ma ti ricordi di De Michelis che ballava in discoteca? Certo, qualcuno Ti dirà che gli anni 80 sono stati anche gli anni dei Joy Division o del post punk, ma intanto Ian Curtis si è suicidato, commettendo un peccato gravissimo e quindi non lo devi prendere in considerazione, e poi per il post punk…….Boh che ne so, tu sei Dio e puoi fare il cazzo che ti pare!
Concludo questa mia supplica con una richiesta: il christian rock.
Ora, io capisco che senti la pressione della concorrenza dell’Inferno, ma ti pare normale copiare un loro prodotto come fanno i cinesi? No eh. No eeeh!!!
Poni fine all’orrore di questi decerebrati che cantano sorridendo, e rubando riff al rock “satanico”, manda loro l’angelo della morte con la “spada de’ foco” e liberaci dal male.
Pur essendo un essere onnisciente sei però un essere sbadato. Ma dico io ci sono tante band davvero interessanti, prendi per esempio gli His Clancyness.
Non li conosci? Me lo aspettavo.
Beh gli His Clancyness sono di Bologna, e cantano in inglese. Il loro leader è quel Jonathan Clancy che è anche il leader degli A Classic Education, band che di cui Tu sai ho già scritto in questa rubrica. Beh questi ragazzi qui hanno fatto un disco, lo hanno chiamato Vicious…. Ok, la parola vizioso non tanto Ti piace, ma devi essere un po’ più aperto.
Questo è un album in bilico per tanti motivi: ci sono atmosfere selvagge e più languide, se non proprio sognati, per dirla con le stesse parole di Clancy. Tutto questo è presente in ogni singola canzone, questo scontro/incontro è rappresentato bene dalla dinamica tra chitarre e sinth. Un pezzo come Miss Out These Days rende bene questo aspetto, con il sinth a disegnare un mondo sognato e la batteria che con tre battute sembra risvegliare chi dorme e buttarlo tra le braccia della malinconia.
Ma c’è anche Zenith Diamond con il suo incedere selvaggio e la sua autoesortazione a sentirsi speciali. È sostanzialmente un dormiveglia questo disco: un momento prima vivi nel sogno, poi ne esci con violenza o sfumandolo, ma ti rimane sempre la difficoltà di capire dove eri prima. Mi permetto, caro Dio, di segnalarti una canzone, Avenue, bella e intima, scritta e registrata a Bologna. Ispirata al terremoto avvenuto in Emilia l’anno scorso.
Insomma Dio mi sembra sia chiaro che qua serve la tua sponsorizzazione per Siderlandia, senza bisogno di alcun diluvio universale.
P.s.
Non Ti ho voluto rompere né con i talent show o con Berlusconi, so che con loro tu non c’entri.
Mentre scrivevo questo pezzo ascoltavo
Lee Fields and The Expressions, Problems, 2002;
Disquieteded By, Lords of Tagadà, 2013