Le prossime elezioni europee rappresentano, per noi, un terreno di sfida di grande importanza e un’occasione per provare a fare inchiesta e raccontare ciò che sta succedendo intorno ad esse, a cominciare dal nostro territorio. L’appuntamento elettorale potrebbe testimoniare, per esempio, la produzione di una smentita di ampia portata nei confronti delle politiche europee di austerità e dei processi di gestione della crisi ingiusti e iniqui. Inoltre, l’emergere di un programma e di una dimensione organizzativa finalmente europei potrebbe rappresentare l’occasione giusta per un un deciso rilancio delle prospettive politiche che, da sinistra, provano a far emergere l’idea di un’altra Europa, finalmente inclusiva e calibrata intorno ai bisogni e ai desideri degli ultimi. Per queste ragioni, abbiamo deciso di seguire da vicino il dibattito in corso, anche tramite interventi e prese di posizione dei protagonisti di questa vicenda.
È appena necessario sottolineare come, anche nel seguire la prossima scadenza elettorale europea, continueremo ad avere un atteggiamento curioso, pluralista e multidirezionale. Proveremo a seguire da vicino la dimensione del dibattito che, in tema di politiche europee, si svilupperà anche a Taranto. Seguiremo, in quest’ottica, anche le attività del locale costituente comitato L’altra Europa, valutando per esempio quanto sarà capace di produrre un meccanismo realmente inclusivo e partecipato. Avremo premura di ospitare interventi e riflessioni anche da parte di chi è scettico nei confronti dell’utilità complessiva di questa scadenza elettorale. Indagheremo, ovviamente, i fondamentali profili economici che caratterizzano questa partita. Contemporaneamente, proveremo ad andare oltre: vogliamo produrre un racconto collettivo che indaghi anche i profili sociologici e antropologici della sfida in corso.
Insomma, saremo attenti osservatori di quanto si produrrà intorno a noi in termini di Europa: anche a partire dalla prossime elezioni si determinerà una parte importante del nostro futuro. Proveremo anche a leggere quello che succede a Taranto, dentro ed oltre la scadenza elettorale, con gli strumenti forniti da un dibattito finalmente e compiutamente europeo. È proprio qui che risiede forse l’opportunità maggiore, anche per la nostra città: le elezioni europee – e soprattutto l’ampio dibattito intorno a quale idea di Europa possa risultare finalmente inclusiva, in termini di partecipazione democratica e acquisizione di nuovi e ampi diritti sociali, anche per la nostra città – possono rappresentare un’occasione unica per sprovincializzare il dibattito politico locale, che spesso fatica ad assumere prospettive e pulsioni che non siano localistiche.
Le prossime elezioni europee non sono, certo, la fine della storia, né per la sinistra né per i movimento sociali che attraversano anche la nostra città. Contemporaneamente, però, dallo scontro tra due modelli di integrazione europea – tra di loro incompatibili e mossi da programmi e desideri radicalmente differenti – avremo un’idea chiara di quale Europa abiteremo nei prossimi anni.