Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo di Tommaso Portacci
Dal 25 al 29 agosto è stata allestita nella Sala comunale del Castello Aragonese di Taranto la mostra fotografica “Colpi di Scena. Frammenti del Teatro alla Scala” a cura della tarantina Francesca Cassaro.
Nella mostra è stato presentato un percorso di immagini attraverso cui ammirare le scenografie ed il talento di ballerini, cantanti, musicisti e tecnici, in varie opere, tra le quali Les Troyens e il Lago dei Cigni.
Protagonista dell’evento Francesca Cassaro, giovane fotografa di scena tarantina, che dopo aver frequentato il Conservatorio Paisiello a Taranto si è avvicinata al mondo dell’Opera. «Il Castello Aragonese di Taranto e il Teatro alla Scala di Milano sono simboli di città diverse ma segni di crescita sociale e culturale – commenta la fotografa tarantina -. Due pilastri della bellezza si incontrano e si uniscono per dare vita alla mostra “Colpi di scena”».
Nello scrivere del Teatro alla Scala di Milano non si può fare a meno di ricordare la figura di Paolo Grassi, un “martinese di Milano” che ricoprì la carica di sovrintendente al Teatro alla Scala e dimostrò sempre grande affetto nei confronti della nostra terra, come testimoniato dalle seguenti parole:«Io sono nato a Milano… ma sento questo cordone ombelicale con la gente del Sud. Ogni qualvolta cerco di guardarmi dentro, rivedo le querce, i fichi, i sassi delle Murge: ho un amore enorme per la terra dei miei avi, per i costumi semplici dei contadini meridionali. Mi ci rituffo, ogni volta che posso, con l’idea di tornare a casa, anche se la mia casa a Milano; anzi, anche se la mia casa è l’Europa». (Cfr. E. Pozzi (a cura di), Quarant’anni di palcoscenico, Mursia, Milano 1977)
Grassi, tra i più grandi impresari teatrali della storia italiana, fondò nel 1941 “Palcoscenico”, un gruppo d’avanguardia con la partecipazione di attori quali G. Strehler, M. Feliciani, F. Parenti.Convinto della necessità di avvicinare al teatro di prosa un pubblico sempre più vasto con l’inclusione dei ceti popolari, nel 1947 fu fondatore insieme a Giorgio Strehler del “Piccolo Teatro” della città di Milano, primo teatro stabile ed ente comunale di prosa in Italia.
Lasciato il Piccolo Teatro, divenne sovrintendente al Teatro alla Scala di Milano e presidente della Rai dal 1977 al 1980.
L’amore di Paolo Grassi per la provincia jonica fu testimoniata anche dalla disponibilità manifestata a candidarsi a Taranto tra le file del PSI in occasione delle elezioni politiche del 1968. Candidatura che non riuscì a ottenere la maggioranza nella Federazione di Taranto per uno scarto di due voti.
Così si espressero alcuni membri dell’UPJ (Università Popolare Jonica), sostenitori della candidatura, in una lettera indirizzata a Paolo Grassi in data 15 febbraio 1968: «Per ottenere un successo elettorale nella nostra Provincia è necessario presentare un discorso di alternativa alla D.C. sotto ogni aspetto […] tu sei l’uomo giusto per assolvere a questo ruolo. Un uomo vicino al nostro mondo e che contemporaneamente è parte integrante del meglio della Cultura Europea. Con te avremmo avuto la possibilità di svincolare Taranto dal provincialismo e dal clientelismo».
La Federazione del PSI e la città scelsero diversamente.