L’archivio storico comunale di Taranto rischia di essere trasferito fuori città, e sottratto al pubblico. In questo modo Taranto perderebbe una risorsa importante per il suo rilancio culturale: un pezzo della sua memoria storica, necessaria a valorizzare il passato e creare un’identità ben riconoscibile. Un appello sottoscritto da oltre 70 persone, fra studiosi, docenti e semplici appassionati di storia locale, ha chiesto all’Amministrazione comunale, e al sindaco in primis, di attivarsi per trovare una soluzione adeguata al problema. L’archivio deve restare a Taranto, e deve tornare a disposizione di chiunque voglia approfondire la storia della città, in una sede adeguata ad ospitarlo.
Chiunque volesse, può sottoscrivere l’appello a questo link
La perdita della memoria è per l’essere umano un’esperienza drammatica, che rischia di annientarlo. Lo stesso può accadere ai gruppi sociali. Una comunità senza memoria non ha futuro in un mondo sempre più complesso.
Oggi Taranto rischia di perdere un pezzo importante della sua memoria storica. L’archivio storico comunale, depositato presso lo stabile ex Upim di via Temenide, potrebbe essere trasferito fuori città, in un deposito per il quale l’amministrazione dovrà pagare un canone di affitto, e sottratto alla fruizione del pubblico a tempo indeterminato. Si tratterebbe di un danno di enormi proporzioni per chiunque voglia approfondire la storia della nostra comunità; tanto più grave se si pensa alla quantità di edifici pubblici inutilizzati sparsi per la città.
Noi riteniamo inaccettabile tale eventuale decisione. Essa contraddirebbe apertamente la convinzione, sempre più radicata presso la cittadinanza, per cui la cultura dovrà svolgere un ruolo fondamentale nel futuro di Taranto. Sottrarre una risorsa come l’archivio comunale agli studiosi interessati ad indagare e divulgare la storia della città, da qualsiasi parte del mondo provengano, vorrebbe dire compromettere seriamente tale prospettiva.
Taranto rischia di perdere l’ennesimo treno. La decisione di chiudere l’archivio comunale verrebbe presa mentre la Regione Puglia vara un Piano per la cultura (il Piiil), all’interno del quale una voce fondamentale riguarda l’Identità. Ma senza coscienza storica si costruiscono identità fittizie, precarie, incapaci di dare un senso ai cittadini e di affascinare i visitatori. Privata di una risorsa per coltivare la sua storia, Taranto continuerebbe ad accumulare ritardi rispetto alle altre province pugliesi che da tempo lavorano sul recupero e la valorizzazione del loro passato.
L’archivio comunale non può lasciare la città. E i tempi sarebbero maturi per valorizzare anche le altre risorse archivistiche cittadine all’interno di un unico grande polo. Questa prospettiva fra l’altro è stata già oggetto di attenzione da parte di diversi enti pubblici operanti nel territorio (Comune, Provincia, Archivio di Stato, ASL e Camera di Commercio), alcuni dei quali si sono mostrati immediatamente disponibili. Si tratterebbe quindi di attivare un tavolo tecnico per trasformare questa idea in un progetto concreto. Le strutture non mancano; ciò che serve è la volontà politica e una seria progettualità.
Facciamo appello all’Amministrazione Comunale, e in primis al Sindaco, perché trovi una sistemazione in grado di garantire la conservazione e, al contempo, la fruizione dell’archivio comunale. Invitiamo tutti i consiglieri e le forze politiche e sociali ad attivarsi in questa direzione.
Lucia D’Ippolito, direttore Archivio di Stato Taranto
Michele Durante, già direttore Archivio di Stato Taranto
Vittorio De Marco, docente ordinario di Storia contemporanea Università del Salento
Luigi Masella, docente ordinario di Storia contemporanea Università di Bari
Riccardo Pagano, direttore Dipartimento Jonico Università di Bari
Giangualberto Carducci, presidente Società di Storia Patria sezione di Taranto
Vincenza Musardo Talò, presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano comitato di Taranto
Alfengo Carducci, già Provveditore agli Studi di Taranto
Antonietta Dell’Aglio, funzionario archeologo
Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore
Maria Alfonzetti, funzionario Archivio di Stato
Roberto Nistri, storico
Mario Pennuzzi, bibliotecario
Anna Paola Petrone, presidente associazione Amici dei Musei Taranto
Francesca Poretti, presidente delegazione Associazione Italiana di Cultura Classica “Adolfo Mele” Taranto
Lunetta Franco, insegnante, Presidente Legambiente Taranto
Pino Bongiovanni, Italia Nostra sezione di Taranto
Valerio Lisi, scrittore, vice presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano comitato di Taranto
Stefania Castellana, storica dell’arte
Salvatore Romeo, storico
Gianluca Lovreglio, storico
Marcello Galati, giornalista
Massimo Turco, dipendente Mibac
Francesco Guida, storico
Loredana Flore, insegnante
Angela Mignogna, insegnante, già assessore alla Cultura di Taranto
Nico Fasano, storico dell’arte
Pinuccio Stea, storico e scrittore
Federico Giletti, archeologo
Domenico Scialpi, bibliotecario
Marco Ludovico, libraio in pensione
Viviana Petraroli, studentessa di archeologia
Gianluca Marinelli, artista e storico dell’arte
Aurora Mastore, dottoranda in Storia
Lorenzo Madaro, critico d’arte e giornalista
Andrea Fiore, storico dell’arte
Francesco Suriano, insegnante
Francesca Pizzo, operatrice culturale Archeoclub Taranto
Roberta Ursi, archeologa Archeoclub Taranto
Giovanni Lacorte, storico dell’arte
Josè Minervini, insegnante
Assunta Cocchiaro, funzionario archeologo
Armanda Zingariello, storica dell’arte
Alessandro Ricci, operatore beni culturali
Raffaella Cassano, docente di archeologia Università di Bari
Nina Chirico, archivista di Stato
Michele Accogli, storico
Daniela Gerundo, insegnante
Cinzia Carducci, insegnante
Pina Aprea, insegnante
Enzo Aiello, già dirigente IIS Maria Pia
Serena Piroddu, architetto
Giusi De Marco, assistente amministrativo
Felice Giannotte, ingegnere
Leo Corvace, ambientalista
Silvano Trevisani, giornalista
Linda Fania, presidente associazione Maria D’Enghien
Salvatore Marzo, dirigente Liceo Aristosseno
Francesca Paola Razzato, studentessa di archeologia
Riccardo Chiaradia, archeologo
Aldo Perrone, scrittore, presidente Gruppo Taranto
Raimondo Musolino, presidente Circolo Fotografico Il Castello
Viviana Lusso, insegnante
Domenico Schinaia, insegnante
Mario Lazzarini, insegnante e storico
Michele Accogli, insegnante e storico
Carmen Aquaro, dirigente scolastico
Maria Lupo, giornalista pubblicista
Miriam Putignano, referente Presidio del libro Taranto
Astrid D’Eredità, archeologa e archivista
Angela Mariggiò, insegnante
Francesco Zerruso, presidente coop. Nove lune
Cosimo Pace, archeologo
Guglielmo Matichecchia, dirigente scolastico