Ciao affezionati lettori di Siderlandia e di questa zuccherosa rubrica. Mi arrivano tonnellate di vostre mail con tante domande sul mondo di Siderlandia e sui miei articoli per il giornale. Due sono le più diffuse a cui rispondo subito: sì indosso sempre le mutande quando scrivo; ogni articolo di Siderlandia nasce pressappoco così:
IO SONO SALVATORE ROMEO VOSTRO CAPOREDATTORE ISTRUTTORE. POSSO SEMBRARE DURO, E LO SONO, MA SONO ANCHE GIUSTO. IN QUESTA REDAZIONE ACCOGLIAMO GENTAGLIA COME: VENDOLIANI, DEMOCRATICI, AUTONOMI ED ANCHE RENZIANI. RISPONDETE “SIGNORE” PRIMA E DOPO OGNI FRASE E PARLATE SOLO QUANDO SARETE INTERPELLATI E NON CI SARANNO PROBLEMI.
TU SACCO DI MERDA COME TI CHIAMI?
IO?
SÌ, CON CHI CAZZO CREDI STESSI PARLANDO, TI SEMBRO IN CAZZO DI DI SVITATO CHE PARLA DA SOLO? AVANTI PARLA!
SIGNORE, REDATTORE STEFANO MODEO SIGNORE.
BENE REDATTORE MODEO PRESENTAMI IL TUO ARTICOLO.
SIGNORE È UNA RECENSIONE DI UN SAGGIO SULLA RIVOLUZIONE MESSICANA SIGNORE.
MODEO CON QUESTO ARTICOLO CI LEGGERANNO SOLO VECCHI COMUNISTI E VECCHI IN GENERALE, TI FARÒ LEGGERE COSÌ TANTI NUMERI DI NOVELLA 2000 CHE PER TE FABIO VOLO MERITERÀ IL PULITZER. SCRIVI UNA GUIDA SUI LOCALI DOVE È MEGLIO SBRONZARSI IN CITTÀ.
COME TI CHIAMI REDATTORE?
SIGNORE, REDATTORE MICHELE DENTICO SIGNORE.
TU SCRIVI DI CINEMA DENTICO?
SIGNOR SÌ SIGNORE!
DIO ABBIA PIETÀ DI TE E DEI FILM DI CUI PARLI, PERCHÉ IO NON NE AVRÒ NÉ PER TE NÉ PER FRITZ LANG NÉ PER IL MONTAGGIO ANALOGICO
SIGNORE IO VOLEVO SCRIVERE SOLO UN ARTICOLO SUL RESTAURO DI “GIOVANNONA COSCIA LUNGA” SIGNORE.
AH, BRAVO REDATTORE, FARAI CARRIERA.
TU CHI SEI E DA DOVE VIENI REDATTORE?
SIGNORE, REDATTORE REMO PEZZUTO SIGNORE, VENGO DA SAN GIORGIO JONICO SIGNORE.
DA SAN GIORGIO VENGONO SOLTANTO MANGIA CANI E TARANTINI TRASFERITI, NON SENTO UN ACCENTO TARANTINO PEZZUTO IL CERCHIO SI STRINGE. DI COSA VORRESTI PARLARE?
SIGNORE VORREI CONTINUARE LA MIA INCHIESTA SUI PRATICANTI NEGLI STUDI LEGALI SIGNORE.
STAMMI A SENTIRE FECCIA UMANA DEVI FINIRLA DI INFASTIDIRE GLI AVVOCATI, LO SAI CHE SONO LA CATEGORIA PIÙ BISTRATTATA DELLA NOSTRA POVERA PATRIA? ADESSO PRENDI PENNA E CALAMAIO E SCRIVI UN PEZZO SULLA MORÌA DI MILF DECENTI IN CITTÀ.
E TU INVECE REDATTRICE?
Io mi chiamo Margherita De Quarto e il suo modo di fare da kapò non attecchisce con me, io lotterò sempre contro il poteRE PERCHÉ UNA NAZIONE CHE SI DEFINISCIE CIV…..
SILENZIO ROSA LUXEMBURG, TU PARLERAI SOLO SE TE LO ORDINO, MORIRAI SOLO SE TE LO ORDINO E ESPRIMERAI I TUOI PENSIERI SOLO SE TE LO ORDINO CAPITO? COSA SCRIVERAI QUESTRA SETTIMANA?
SIGNORE UN PEZZO SULLE BUCHE A TARANTO SIGNORE.
SPERO CHE SIANO LE BUCHE CHE DICO IO, COME QUELLE CHE SI POSSONO VEDERE SULLA COLONNA DI DESTRA DI REPUBBLICA E CHE FANNO TANTE VISUALIZZAZIONI.
E TU CON QUEL NASONE CHI SEI?
SIGNORE REDATTORE MIMMO SPADA SIGNORE, MI OCCUPO DI MUSICA SIGNORE.
AH BENE ABBIAMO UN HIPPIE IN QUESTO GIORNALE. FIGLIUOLO CON ME CASCHI MALE, SE PROVI A SOBILLARE IL MIO GIORNALE TI PRENDO A CALCI DA QUI SINO AL PRIMO BARBIERE.
SIGNOR SÌ SIGNORE!
BENE ED ADESSO FAMMI UNA RECENSIONE DI UN ALBUM AMERICANO CON ORGOGLIO E SCHIENA DIRITTA.
SIGNORE SUBITO SIGNORE.
ALLA FINE LO HANNO FATTO DI NUO…. NON COL CAPS LOCK, PEZZO DI CRETINO…
Alla fine lo hanno fatto di nuovo. I The Men hanno cambiato le carte in tavola un’altra volta. Dopo un esordio rumoroso e aggressivo come Immaculada e la svolta punk melodica di Open Your Heart, e dopo aver rilasciato l’anno scorso New Moon, un album che era riuscito ad unire Springsteen, Young e l’aggressività del punk più rumoroso, oggi escono con un nuovo album che strizza l’occhio al classic rock: Tomorrow’s Hits.
Springsteen e Young rimangono ancora le due influenze principale come per l’album precedente, ma si è spento quasi del tutto il sussulto del punk. Rimane qualcosa in Different Days che mantiene un tiro aggressivo, ma senza più la carica del passato. Fanno la loro comparsa i fiati e le tastiere, come nel pezzo Another Night, puro estratto springsteeniano, mentre in Sleeplees si avvertono tutti gli echi del rock di Tom Petty and The Heartbreakers. Il primo singolo estratto, Pearly Gates, invece è un viaggio nel rock n’ roll delle origini, selvaggia al punto giusto. È un disco che spiazza, come ormai The Men hanno abituato da qualche anno a questa parte. Di certo c’è che questi ragazzi conoscono bene la materia che maneggiano e sanno trarne quello che vogliono restituendone intatte le suggestioni delle canzoni da da cui si fanno ispirare. In alcuni momenti questo calo della tensione distrae dall’ascolto e di sicuro per i prossimi dischi è lecito aspettarsi maggiore carica di testosterone, ma comunque non è un pessimo ascolto.
I fatti esposti in questo articolo potrebbero risultare falsi.
Alcuni dei membri della redazione di Siderlandia non compaiono nell’articolo per espressa diffida dei loro avvocati.
L’autore dichiara di non aver mai sentito parlare di un film dal titolo Full Metal Jacket.
Mentre scrivevo questo pezzo ascoltavo
Maria Antonietta, Sassi, 2014;
Cosmo, Disordine, 2013;
Management del Dolore Post Operatorio, McMao, 2014