C’è una nuova (ma vecchissima in realtà) paura che si aggira tra i genitori, già naturalmente apprensivi e spaventati da ogni sorta di pericolo reale che attanaglia la realtà quotidiana. Si fa largo con molta insistenza e con toni piuttosto accesi. L’ideologia gender: qualcuno avrà sentito questa espressione, pochi sanno davvero cosa significa, molti travisano l’idea che è alla base degli studi di genere, gender studies, appunto.
Che succede?
Da un po’ di tempo circolano teorie strane su questa “ideologia gender”; teorie propagandate e supportate da certa stampa politicamente schierata a destra e dell’area cattolica più oltranzista, e diffuse anche tramite canali digitali quali social network e whatsapp su delle “linee guida trasmesse dall’Unione Europea e messe in pratica dal Ministero dell’Istruzione”.
Questo è il messaggio che viene inviato di genitore in genitore (errori vari lasciati per non inquinare le prove):
NO. NON E’ OMOFOBIA.
E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura,a prescindere dal tuo orientamento sessuale :
GIU’ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI.
La teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere) sostiene,senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta.
Purtroppo non è così.
In questi giorni ” i piani alti ” vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da SETTEMBRE 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini.
Cosa prevede un corso gender?
Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoceDa 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessualiDa 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso
Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativi
-piacere,masturbazione,orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute
Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura
Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia
Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.
Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere?
In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi.
Proteggi chi confida in TE. Non togliamo ai nostri piccoli la loro LIBERTA’ solo perchè questi corsi, CHE RICEVONO MOLTI FINANZIAMENTI, sono mossi da gente che per avere più soldi è disposta a vendersi l’anima.
La loro astuzia sta nel non “informarci”(di questo argomento radio,televisione ecc non ne parlano quasi mai), e soprattutto nell’avere sempre la scusa dell’omofobia per attaccarci.
C’è ben poco da essere omofobi, i bambini a quell’età non hanno alcuna malizia nè verso il sesso opposto nè verso lo stesso sesso,perchè pieni di ingenuità. La stessa ingenuità che li distingue dagli adulti, e che caratterizza la loro infanzia.
Perchè privarli di ciò??
” I potenti ” giocano sporco,e nel silenzio stanno introducendo tutto questo in maniera subdola, non chiedendo il nostro parere.
E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce.
Come?
-inizia con il DIFFONDI la notizia a chi ti sta intorno,perchè moltissimi NON sanno nulla;
-il 20 giugno a Roma ci sarà una grande MANIFESTAZIONE per far sentire il nostro parere anche se nessuno ce l’ha chiesto;
– firma la PETIZIONE
Cosa sono davvero queste linee guida fortemente volute dell’Unione Europea?
Sono in realtà espresse dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Unione europea, e recepita dal Governo italiano nel febbraio 2013 nella Strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere consultabile sul sito del MIUR e sono sostanzialmente delle indicazioni per il corretto sviluppo del bambino e del ragazzo nella sua interezza e per prevenire il bullismo di genere.
Niente di strano… La scuola è tenuta ad educare nel e al rispetto di tutte le persone, le quali hanno pari dignità e pari diritti, anche e soprattutto quando si è bambini, e che sono diverse in modo unico per caratteristiche umane, fisiche e psicologiche.
In sostanza siamo tutti uguali e siamo tutti unici e diversi gli uni dagli altri. Ci sono bambine alle quali piace giocare con le bambole, bambini che adorano le macchinine, ma anche bambine che adorano giocare a calcio, bambini che vorrebbero indossare i vestiti della sorella più grande, bambini che sono ermafroditi, bambine a cui piace la scienza, bambini a cui piacciono le poesie.
Queste linee giuda indicano i modi per far sentire questi bambini tutti uguali, per non farli sentire mortificati nelle loro preferenze. Pensiamo a quante volte abbiamo apostrofato la nostra figlia, cugina, vicina di casa che gioca con le pistole come “maschiaccio”.
Le linee guida servono ad educare nella diversità di gusti e inclinazioni, nel rispetto di tutti, in modo che nessuno si senta emarginato o insultato.
Cos’è l’ideologia gender?
Non esiste una “ideologia gender”; esistono però degli studi di genere almeno da quarant’anni (non è un capriccio di adesso!). Non esiste nessuna lobby lgbtqi (lesbica, gay, bisessuale, transessuale, queer, intersessuale) illuminata che vuole imporre al mondo di diventare tutti gay, lesbiche transessuali. Esistono semplicemente degli studi che vogliono migliorare le condizioni di tutti, in modo che nessuno debba sentirsi sbagliato o colpevole per ciò che preferisce: tutti possono essere liberi di preferire la cioccolata, di giocare a calcio, di vestirsi da donna, di adorare le macchinine, senza sentirsi incastrati in uno stereotipo o in un ruolo.
Soprattutto non esistono programmi che prevedono masturbazione tra bambini, né con adulti, né promiscuità varie! Non si vuole traviare l’innocenza di un fanciullo, ma è giusto rispondere alle domande che ci pongono e che non possiamo ignorare: cosa risponderete a domande come “come nascono i bambini?”, “perché quelle due donne si baciano?”, “perché non posso mettere i vestiti che mi piacciono?”.
Cosa prevede il protocollo d’intesa MIUR-Pari Opportunità (cioè quella che viene chiamata erroneamente ideologia gender!)?
Si tratta di approfondimenti nelle scuole di “temi riguardanti la violenza di genere, la violenza nei confronti dei minori, la pedopornografia, anche on line, il bullismo anche quello a sfondo omofobico e transfobico.” Così l’Istituto A.T. Beck, associazione professionale di psicologia e psicoterapia, incaricata dall’UNAR, Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale, ha realizzato degli opuscoli informativi rivolti agli/alle insegnanti per il contrasto del bullismo omofobico nelle scuole.
Purtroppo, questi libretti sono stati bloccati, ma circolano sul web e sono consultabili, e capiamo bene che questo significa voler bloccare anche ogni passo in avanti per combattere bullismo e discriminazione.
Vi consiglio di leggerli, soprattutto se siete scettici. Non ci troverete niente di innaturale e tutto è spiegato con estrema semplicità.
Perché ci sarà una manifestazione a Roma?
Per paura che si possa diffondere il fluido venefico della libertà di espressione e del progressismo!!!
Scherzi a parte, la manifestazione è stata indetta da associazioni cattoliche molto conservatrici e con posizioni molto di destra. Non è un caso che vi parteciperanno Alleanza cristiana (le cosiddette “sentinelle in piedi”), Movimento per la Vita, il Movimento Famiglie Numerose, il movimento Neocatecumenale, Casapound, Forza Nuova, Fratelli D’Italia e simili.
Significativo è anche che associazioni cattoliche storiche e molto radicate sul territorio italiano non abbiano voluto aderire, come Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Acli e Rinnovamento nello Spirito.
Si protesterà contro una ideologia assolutamente inesistente, linee guida che sono studiate per favorire l’integrazione e il progresso.
Chiediamoci se vogliamo che i nostri figli crescano con la paura di poter diventare gay* o che crescano con la libertà di essere persone che accolgono la diversità con il rispetto.
*per chiarezza: non si diventa gay e nemmeno lo si sceglie.